Serata di domande a Dimaro con i nuovi azzurri arrivati in Trentino che, nonostante la pioggia, incontrano i tifosi nel teatro della cittadina che ospita il ritiro del Napoli....
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«Probabilmente ho legato di più con i più giovani e col gruppo di spagnoli. Mi stanno aiutando tutti ad integrarmi in squadra», ha continuato Verdi. «So che il numero 9 è importante qui a Napoli, ma negli ultimi anni a Bologna l’ho usata e volevo continuare ad indossare quello stesso numero. Spero di fare bene ed onorarla anche qui. L’obiettivo minimo in Europa sarà passare il girone ed arrivare agli ottavi di Champions, poi vedremo cosa accadrà sperando di arrivare il più avanti possibile. Le punizioni? Non ho ancora conosciuto Mertens di persona, poi vedremo cosa sceglierà Ancelotti sui tiratori. È un allenatore che in campo ha vinto ovunque, ma se la cava bene anche nel karaoke», ha scherzato. «Non sarà facile ripetersi in campo, ma bisognerà dare il massimo e sperare di avere un po’ di fortuna che serve sempre».
Serata di presentazioni anche per l’ex Betis Fabiàn. «Mi trovo bene qui in Italia, tutti mi hanno accolto con affetto. A chi mi ispiro? A Xavi, anche se ora ha smesso di giocare è quello che ho ammirato di più e a cui provo ad avvicinarmi», ha iniziato lo spagnolo. Che non si preoccupa delle scelte del campo. «Mi adatterò ad ogni posizione della mediana. Ci sono tanti calciatori forti nel Napoli, mi giocherò il posto con tutti e farò il possibile per giocare, a destra o sinistra non importa. Non so quante differenze ci siano tra Liga e Serie A, ma non credo poi siano così diverse. Tutti mi hanno accolto al meglio, ma è ovvio che Albiol e Callejon sono stati fondamentali per l’ingresso in questo gruppo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino