Vialli: «Il Napoli è imprevedibile ma Mancini uscirà imbattuto»

Vialli: «Il Napoli è imprevedibile ma Mancini uscirà imbattuto»
Si stupiscono in tanti a vedere l'Inter prima in classifica e le altre a inseguire, a cominciare dal Napoli. Ma figurarsi se uno come Gianluca Vialli, adesso opinionista di...

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Si stupiscono in tanti a vedere l'Inter prima in classifica e le altre a inseguire, a cominciare dal Napoli. Ma figurarsi se uno come Gianluca Vialli, adesso opinionista di Sky, possa davvero sgranare gli occhi ad ammirare il suo ex gemello, Roberto Mancini, lassù in classifica. «Anche la sua squadra, per solidità e compattezza ha una certa bellezza. A me non sembra che l'Inter giochi così male. Però è vero che il Napoli sta dando spettacolo».


Vialli, la sorprende quanto sta facendo Sarri al primo anno al Napoli?
«Quella è una panchina su cui in tanti hanno fatto bene all'inizio. Penso, nel passato, ad allenatori come Lippi, Bigon, Bianchi ma anche Mazzarri. Non mi convinceva chi per attaccare Sarri parlava di scarsa esperienza o poca confidenza con i grandi campioni azzurri. Anche perché, in fondo sono in pochi nel Napoli che possono davvero dire a Sarri "ma tu chi sei"?»

Stupisce la brillantezza con cui il Napoli vince le partite?
«È vero, e sotto questo aspetto bisogna riconoscere a Sarri di aver stracciato i tempi: ha fatto assimilare certi concetti ai suoi molto rapidamente e lo ha fatto nella maniera più semplice di tutti».

Come?
«Convincendo la società a rinunciare alle remunerate tournée estive per restare in Italia ad allenarsi in montagna. Il vecchio ritiro estivo, i venti giorni di corsa sono un elisir per inculcare il proprio credo alla squadra il più velocemente».

Potevano farlo anche gli altri?
«Non tutti hanno la forza per imporre le proprie esigenze ai presidenti».

L'Inter vince ma non piace. Che ne pensa?
«È camaleontica. Vede gli avversari e, come dice Bergomi, si mette a specchio. Lo ha fatto con il Frosinone e lo farà anche col Napoli lunedì sera. Ma c'è una certa bellezza nel modo in cui costringe gli altri a giocare male».

Dunque, enigma risolto: Mancini gioca al San Paolo col 4-3-3?
«L'indirizzo che ha dato fino ad adesso porta a questo: il Napoli gioca così e lui farà lo stesso. Magari schierando un tridente con Perisic e Biabiany ai lati e uno tra Icardi e Jovetic prima punta».

Prevedere come gioca Sarri è più semplice?
«Solo in apparenza. Perché poi il Napoli è assai imprevedibile quando ha la palla. Sarri ha ragione nello schierare sempre gli stessi titolari: il turnover preventivo non l'ho mai capito: se uno fa due gol la domenica prima perché non dovrebbe giocare in quella dopo?».



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Il Mattino