Arrivo con sorpresa alla Vuelta mentre in testa alla classifica nulla è mutato. Nella penultima occasione di vittoria per i velocisti la corsa spagnola ha visto il...
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La frazione di oggi, 186 chilometri da Ejea de los Caballeros a Lleida, è stata una frazione tranquilla con gli uomini di classifica che hanno riposato e Yates, sempre in maglia rossa, è spesso stato in testa al gruppo per controllare la corsa e non correre rischi. La situazione nella classifica generale è rimasta invariata, con il britannico della Mitchelton-Schott al comando e Valverde alle sue spalle con 25” di ritardo seguito da Mas a 1’22” e Lopez a 1’26”.
«Quella odierna è stata una tappa tranquilla fino alla fine - ha detto Yates dopo il traguardo - Il finale è stato molto veloce a causa del vento che ha reso difficile la corsa. Per il resto è stata una bella giornata. Cosa dire, adesso? Che non vedo l’ora che arrivi domani».
Fabio Aru dopo la caduta di ieri e le scuse per il suo comportamento (ieri aveva attaccato la bicicletta per la caduta…) questa mattina è ripartito e anche se dolorante ha deciso di portare a termine la Vuelta. Il sardo ha tagliato il traguardo con un ritardo 3'06" mentre Nibali è arrivato a 40" dal fiammingo. La giornata è stata caratterizzata, come abbiamo detto, da una fuga a tre con Wallays, Bystrom e Bol che sono partiti poco dopo il via. Hanno avuto un vantaggio di 2’30” dopo 40 chilometri di corsa, ma neppure loro pensavano di arrivare così nel finale essendo solo in tre. La fiducia dei battistrada nella loro azione, però, non è venuta meno neanche quando Bol ha perso contatto ed è stato ripreso a circa 7 chilometri dal traguardo mentre i due al comando viaggiavano con una trentina di secondi di vantaggio dal gruppo. Wallays non si è girato e a 200 metri dalla conclusione ha dato fondo a tutte le sue energie per prendersi la tappa.
Domani si ricomincia a salire. Ci sarà la frazione numero 19 con un finale terribile. I chilometri da percorrere saranno 154,4, da Lleida ad Andorra Naturlandia con una salita finale di 17 chilometri e una pendenza media del 6,5% e punte fino al 11%. Si salirà a quota 2000 metri di altitudine. Si annuncia una giornata importante anche in chiave Mondiale con il tecnico Cassani che sta continuando il suo lavoro di valutazione su chi saranno i convocati per Innsbruck. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino