Zaniolo inseguito dagli ultrà: «Devi andare via da Roma». Blitz dei tifosi a Casal Palocco

Tensione a Casal Palocco, ecco cosa sta succedendo

Zaniolo, rottura con la Roma e i tifosi: "Traditore vattene"
 Il “C’eravamo tanto amati” tra Nicolò Zaniolo e la Roma conoscerà il suo (non lieto) finale entro oggi alle otto della sera. Anche se il...

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 Il “C’eravamo tanto amati” tra Nicolò Zaniolo e la Roma conoscerà il suo (non lieto) finale entro oggi alle otto della sera. Anche se il “the end” potrebbe arrivare persino ai tempi supplementari del mercato invernale inglese che, rispetto a quello italiano, chiuderà alla mezzanotte. Di sicuro c’è che se il giovane talento di origine ligure non dovesse abbandonare la casacca giallorossa, allora il clima di odio e minacce scoppiato in città nei suoi confronti potrebbe conoscere una ulteriore e pericolosa escalation. Perché ormai tra l’attaccante ventitreenne e il popolo della “Magica” è rottura totale. 

LA CONTESTAZIONE

Striscioni, inseguimenti e intimidazioni: domenica notte sotto l’abitazione di Zaniolo a Casal Palocco, quartiere residenziale tra Roma e il mare, si sono presentati gli ultras. Un agguato: il ragazzo era stato intercettato per strada, inseguito in auto, minacciato, anche di morte, fin davanti al cancello della sua villetta: «M..., te ne devi andare. Se abbiamo perso a Napoli è colpa tua», una delle frasi ripetute insieme agli odiosi e immancabili slogan sessisti nei confronti della madre. Era l’1.25, l’atleta, spaventato, ha chiamato il 112, temendo che la situazione degenerasse: «Ci sono i tifosi asserragliati qua fuori, mi insultano». Quando la polizia arriva, gli ultras, una quindicina, si erano già dileguati. Nella stessa nottata, davanti al centro sportivo di Trigoria appare lo striscione: «Via da Trigoria uomini di poco conto, codardi e approfittatori... Sostegno incondizionato solo per chi rispetta i nostri colori!», a firmarlo il gruppo ultrà “Roma”. Già prima sul Ponte degli Annibaldi, a due passi dal Colosseo, i tifosi avevano issato: «Zaniolo traditore M senza onore!». Insomma, un’inequivocabile serie di inviti da parte della Curva Sud a non calcare più il terreno dell’Olimpico come padrone di casa. 

Dal club giallorosso è arrivata una ferma condanna a «ogni forma di violenza possibile» nei confronti del suo numero 22. La sorella Benedetta sui social lo ha difeso: «Non servono parole, solo tanta pena per voi». La mamma, invece, ha postato su Instagram la foto di una scritta offensiva commentando: «Avere originato questo odio, mi sembra un tantino eccessivo», in polemica con la società. 
Gli agenti del commissariato di Ostia hanno disposto una vigilanza costante nei pressi della casa del giovane calciatore anche se, poi, ieri Zaniolo ha deciso di lasciare la Capitale disertando gli allenamenti. Sorvegliata anche Trigoria, in attesa degli esiti della campagna acquisti e dove, comunque, l’attaccante è convocato.

 

 

Odi et amo. Amore e odio. E come in ogni liaison giunta al tramonto a tenere banco sono i presunti tradimenti e gli interessi economici, milioni di euro che si volatilizzano o si concretizzano tra una cessione e un nuovo arrivo. Poi ci sono le parole mai dette e quelle riportate, le promesse non mantenute e le aspettative deluse. Il contratto tra Zaniolo e la Roma scade formalmente nel giugno 2024. Nel frattempo nessun accenno di rinnovo, mentre la prima parte di campionato scorre per il giocatore senza mai fare davvero esaltare il suo pubblico che appena qualche mese prima - era il maggio del 2022 - lo aveva osannato per il gol della vittoria in Conference League. C’eravamo tanto amati, appunto. 

LA MULTA

Josè Mourinho si lascia sfuggire in una conferenza stampa che Zaniolo se ne vuole andare via. Lui si rifiuta di partire per Spezia-Roma (e per questo comportamento incamererà una multa dal club). L’ad Tiago Pinto dice di essere stato preso alla sprovvista dalla decisione di Nicolò. Anche perché fino a quel momento, non erano arrivate alla Roma offerte ufficiali sul mercato. Sulla scia del 23enne si sarebbe messo il Milan, ma l’affare non va in porto. Si fa avanti il Bournemouth, compagine inglese di bassa classifica. La proposta è allettante: quasi 30 milioni che la società incasserebbe all’istante, sbloccando liquidità utile per nuovi ingaggi. La prospettiva (archiviata del tutto ieri sera, mentre si è fatto avanti il Leeds), però, non soddisfa Zaniolo che respinge l’offerta al mittente. È a questo punto che esplode la rabbia dei tifosi, intenzionati a mandarlo via. Con le buone o le cattive. 

 

 

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Il Mattino