Zidane, l'addio al Real Madrid: «Via perché non mi davano fiducia»

Zidane, l'addio al Real Madrid: «Via perché non mi davano fiducia»
Consumato ufficialmente l'addio di Zinedine Zidane al Real Madrid - il secondo negli ultimi tre anni - il tecnico francese ha deciso di dire pubblicamente la sua ai...

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Consumato ufficialmente l'addio di Zinedine Zidane al Real Madrid - il secondo negli ultimi tre anni - il tecnico francese ha deciso di dire pubblicamente la sua ai tifosi lasciando una lettera autografa al quotidiano sportivo madrileno As. Una lettera piena di gratitudine e commozione che ripercorre in poche righe venti anni di successi prima da giocatore e poi da allenatore con la maglia dei Galacticos, e che si interrompe di nuovamente perché il 48enne ha smesso di sentire la fiducia intorno alla sua guida tecnica. 

«Non chiedevo privilegi, solo un pò di memoria - dice Zidane - Me ne vado perché sento che la società non mi dà più la fiducia di cui ho bisogno». Poi le parole al miele però: «Cari madridisti, per vent'anni, dal primo giorno in cui misi piede nella città di Madrid e indossai la maglia bianca, mi avete mostrato il vostro amore. Ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di speciale tra di noi. Ho avuto il grande onore di essere giocatore e allenatore del più grande club della storia. Per questo ho voluto scrivervi questa lettera per salutarvi e spiegarvi la mia decisione di lasciare la panchina» - questo l'incipit della lettera di Zizou.

«Qua do a marzo 2019 ho accettato di tornare dopo una pausa di circa otto mesi, l'ho fatto perché me lo chiedeva il presidente Florentino Pérez, certo, ma anche perché me lo chiedevate voi ogni giorno - continua l'ormai ex Blancos - Quando vi incontravo per strada sentivo il supporto e la voglia di riprendere in mano le redini della squadra. Perché condivido i valori del 'madridismò, questo club appartiene ai suoi tifosi, ai suoi membri, al mondo intero»

«Ho cercato di trasmettere questi valori in tutto ciò che ho fatto, ho cercato di essere un esempio. Passare vent'anni al Real è stata la cosa più bella che mi sia capitata nella mia vita e so che lo devo esclusivamente a lui, a Florentino Perez, che scommise su di me nel 2001 lottando per farmi venire nonostante l'opinione contraria di qualcuno. Lo dico col cuore, sarò sempre grato al presidente per questo. Per sempre»

 

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Il Mattino