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Si allarga, in Europa, l'allarme per le epatiti acute di origine sconosciuta, che colpiscono bambini sotto i 10 anni, in alcuni casi con forme talmente gravi da provocare un'insufficienza d'organo. Dopo quelli in Scozia, Inghilterra e Spagna, nuovi casi sono stati segnalati in Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e negli Usa. Ad aggiornare è il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc), che ribadisce l'appello a «segnalare e condividere informazioni». L'aumento dei casi di infiammazione acuta e grave del fegato di origine sconosciuta tra bambini sani è stata segnalata per la prima volta il 5 aprile in Scozia.
L'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, il 12 aprile, ha poi riferito che, oltre a quelli, c'erano ulteriori casi oggetto di indagine in Inghilterra, che portavano a oltre 60 i casi attenzionati oltremanica.
Al momento, la causa esatta rimane sconosciuta. Un'origine infettiva è ritenuta come la più probabile ma i casi non sono legati a epatiti virali note, come A,B,C,E. Tra le ipotesi, vi è quella di un legame con il Covid-19 o con altre forme di infezioni virali, come quella da adenovirus, visto che entrambi i virus sono stati riscontrati in alcuni dei piccoli pazienti. Mentre non è stato identificato alcun collegamento al vaccino contro il Covid-19. Fra i sintomi più comuni, l'ingiallimento della pelle e della sclera degli occhi, dolore nella parte alta destra dell'addome, nausea e vomito.
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