Cybercrime, i «cervelli» sono un centinaio in tutto il mondo

Cybercrime, i «cervelli» sono un centinaio in tutto il mondo
Segui Il Mattino Tech su Facebook, clicca qui! Il mondo del crimine informatico non conosce confini, come testimoniano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Segui Il Mattino Tech su Facebook, clicca qui!







Il mondo del crimine informatico non conosce confini, come testimoniano anche i più recenti attacchi informatici, ma i «cervelli» del cyber-crime non sarebbero più di un centinaio. Lo ha affermato il capo del Cybercrime Centre dell'Europol Troels Oerting in un'intervista al programma della Bbc 'Tech Tent'. La maggior parte di queste menti criminali, ha specificato Oerting, opera in Russia, dove crea malware che poi distribuisce nel mondo.



VIDEO - Il selfie del futuro






«La difficoltà principale è proprio che questo tipo di attività è 'senza confinì, non c'è più infatti un criminale che viene nel nostro Paese per commettere un delitto - spiega l'esperto -. Questo implica che non possiamo adottare le tecniche classiche».



La collaborazione con le autorità russe, ha affermato Oerting, sta migliorando. È proprio in questo paese che le gang di cybercriminali preparano i programmi 'cattivì, i malware, che poi sono usati in tutto il mondo. «Ormai non serve essere esperti di computer per essere criminali informatici - sottolinea Oerting - basta scaricare il programma giusto dalla rete».



Proprio un software come questo, anzi una app, avrebbe favorito il furto di 200mila foto da Snapchat, la chat i cui messaggi si cancellano dopo pochi secondi, poi postate in rete da un gruppo di hacker. L'app SnapSaved, che serve a conservare i messaggi e le foto ricevuti con SnapChat, avrebbe raccolto per anni le immagini, mettendo insieme un database di oltre 13 GB di foto anche di minorenni. SnapChat di queste app pericolose ne ha individuate diverse sia su App Store che su Google Play e ne ha chiesto il ritiro.



Leggi l'articolo completo su
Il Mattino