Da Irma a Ophelia: cos'è e come si forma un uragano

Da Irma a Ophelia: cos'è e come si forma un uragano
Con la parola uragano si indicano i cicloni tropicali che si formano tra i Caraibi, gli Stati Uniti e l'Australia. Prendono il nome di tifoni quando gravitano tra l'oceano...

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Con la parola uragano si indicano i cicloni tropicali che si formano tra i Caraibi, gli Stati Uniti e l'Australia. Prendono il nome di tifoni quando gravitano tra l'oceano Indiano e il Mar Cinese. I cicloni che si generano al di là dei tropici vengono chiamati cicloni extratropicali o si parla di depressione.


Il ciclone è una perturbazione che si forma in un'area del mare, detta 'ciclonica' o di 'bassa pressione', in cui la pressione atmosferica è minore di quella delle regioni circostanti. Nasce quando le masse di aria calda si muovono verso l'alto e generano nuvole, vento e temporali.

Gli uragani si formano in zone dove la temperatura dell'acqua è superiore ai 26 gradi. Con queste condizioni si crea un grande vortice con, al centro, una sorta di imbuto circoscritto da forti correnti che si avvitano a spirale e che portano l'aria umida ad alta quota. Mano a mano che il vortice cresce, l'aria umida condensa e si trasforma in pioggia, cedendo del calore che va ad alimentare ulteriormente il fenomeno. Quando si sposta sulla terraferma l'uragano si esaurisce, ma conserva comunque l'energia per devastare le città che si distendono lungo la costa.

Un uragano è formato da un imbuto centrale - occhio del ciclone - di diametro massimo di trenta chilometri. Al suo interno la situazione è apparentemente quieta e non ci sono nuvole. La zona circostante, che può arrivare a 500 chilometri, è quella che origina i disastri e in cui i venti possono superare anche i 200 chilometri l'ora. La 'coda' è la parte terminale in cui le raffiche di vento sono più deboli e vanno verso l'esaurimento, ma non è escluso che possa creare dei problemi.  

In base alla forza del vento, l'Organizzazione meteorologica mondiale divide i fenomeni tropicali in tre categorie. Si parla di depressione tropicale se il vento è minore ai 63 km/h. Si assiste ad una tempesta tropicale quando la velocità è compresa tra i 63 e i 118 km/h. Sopra questa soglia, si ha un uragano.


E' la scala Saffir-Simpson a definire la categoria di un uragano, in base alla velocità del vento. Si hanno cinque livelli: 'minimo', tra i 119 e i 153 km/h, 'moderato', tra i 154 e i 177, 'forte', tra i 178 e i 208, 'fortissimo', la categoria di Matthew, tra i 209 e 251 e 'disastroso', quando si superano i 252 chilometri l'ora. Nel gradino più alto della scala l'uragano Irma è rimasto per 37 ore consecutive, stabilendo un vero e proprio record. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino