Sono molto efficienti e instancabili, capaci - secondo i costruttori - di sfrecciare fre le onde a più di 15 nodi e di salvare fino a 5 persone alla volta, ma certo...
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Epperò a Dubai non hanno avuto dubbi e nelle spiagge pubbliche sono già entrati in servizio i robot bagnini. Avanzatissimi incroci fra una moto d'acqua e minisottomarino, questi bolidi vengono guidati a distanza dalla spiaggia. Agli addetti alla sicurezza degli arenili basta tenere le batterie ben cariche e gettare in acqua i baywautch elettronici quando scatta l'allarme.
Senza rischiare così ulteriori vite, il robot lungo quasi un metro mezzo e pesante solo 11 chili raggiunge le persone in difficoltà che possono così aggrapparsi al robot evitando di annegare. Formidabile l'autonomia: 130 km, il che consente agli operatori di recuperare più persone con la stessa uscita. Per ricaricare le batterie, come riporta Gulf News, basta un'ora e mezza.
Questi bagnini elettronici, inoltre possono muoversi anche in condizioni di mare difficili se non proibitive per i "colleghi" umani. Insomma, nessun dubbio da parte delle municipalità del Dubai che è anche orgogliosa di mostrare al resto del mondo i progressi della locale tecnologia: il futuro dei salvataggi in mare è dei bagnini robot.
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Il Mattino