«L’economia digitale può creare occupazione?» è il titolo del convegno che si terrà domani, giovedì 10 novembre, a Roma, con inizio...
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Scopo dell’evento, organizzato dall’associazione Italian Digital Revolution, in collaborazione con l’associazione Civita e il patrocinio dell’Agenzia per l’Italia Digitale, è fare il punto sulla diffusione delle tecnologie, sui benefici della crescita digitale in termini di posti di lavoro e sui successi di aziende, persone e istituzioni che utilizzando il web hanno creato business e occupazione.
Le tecnologie digitali si stanno diffondendo rapidamente nel mondo, ma gli effetti dello sviluppo (più posti di lavoro e migliori servizi) non sono patrimonio di tutti. Anzi. Lo rivela il rapporto “World Development 2016” della Banca Mondiale sui “Digital dividends”, cioè i vantaggi connessi all’uso delle moderne tecnologie (solo smartphone e tablet) e della rete. Il rapporto mostra che i “componenti analogici” della rivoluzione digitale – le norme che favoriscono l’ingresso dei prodotti e la concorrenza, le competenze che consentono ai lavoratori di accedere alla nuova economia, nonché le istituzioni – non hanno tenuto il passo rispetto alla diffusione di telefonini e tablet nel pianeta.
Il dibattito, moderato dalla giornalista Federica Meta del Corriere Comunicazioni, sarà aperto dai saluti del vice presidente di Civita, Nicola Maccanico, e dal presidente di Italian Digital Revolution, Mauro Nicastri. Previsti gli interventi di Davide D’Amico, dirigente del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Domenico Colaci, presidente dell’organismo interno di valutazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale; Carlo De Masi, segretario generale della Flaei-Cisl; Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal; Mario Romano, presidente giovani Confindustria e ceo di Romano arti grafiche; Alessandro Voutcinitch, direttore dell’Agenzia per il lavoro Manpower; Mirco Michelini, business manager Qibit Italia – Agenzia per il lavoro Gi Group; Paolo Prestinari, amministratore delegato di Fattore Mamma-Media; Mirco Carloni, consigliere della Regione Marche e dei parlamentari Francesco Boccia (PD), Mattia Fantinati (M5S) e Antonio Palmieri (FI). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino