Exomars, ecco le prime foto di Marte: un successo per dimenticare il flop di Schiaparelli

Le prime immagine di Marte da Tgo
La disavventura di Schiaparelli potrebbe finire nel dimenticatoio. L'Europa ha voglia di dimostrare che, nonostante tutto, la tecnologia spaziale del vecchio continente ha i...

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La disavventura di Schiaparelli potrebbe finire nel dimenticatoio. L'Europa ha voglia di dimostrare che, nonostante tutto, la tecnologia spaziale del vecchio continente ha i requisiti necessari per competere con il resto del pianeta.

Una salutare iniezione di fiducia arriva da Tgo (Trace Gas Orbiter), la sonda della missione Exomars dell'Esa  in orbita intorno a Marte.

I primi dati positivi arrivano da CaSSIS (Colour and Stereo Surface Imaging System), la camera stereo ad alta risoluzione a bordo della sonda, che ha trasmesso le prime immagini del pianeta rosso. Ricordiamo che lo strumento è progettato e realizzato dall’Università di Berna in collaborazione con l’Italia e la Polonia. L’Agenzia Spaziale Italiana  e l’Osservatorio Astronomico di Padova dell’INAF hanno fornito il cosiddetto sensore e l’elettronica di prossimità. Alla costruzione della camera ha contribuito anche l’industria italiana, con Leonardo-Finmeccanica.


(La zona di Arsia Mons)

«Le foto sono veramente spettacolari -ha detto soddisfatto Nick Thomas, direttore del dipartimento di Fisica dell’università di Berna e principal investigator dello strumento- e ci hanno lasciato a bocca aperta per l'ottima qualità di definizione».

Il video dell'Inaf

COSA HA FOTOGRAFATO TGO
La prima ricostruzioneriguarda le immagini della cresta di Noctis Labyrinthus, uno dei pendii caratteristici della regione, fornendo una mappa in altezza con una risoluzione inferiore a 2 metri.
Sebbene lo sviluppo del software per la generazione delle immagini HD sia ancora in fase di implementazione - grazie anche al finanziamento dell’ASI - i test preliminari hanno avuto un grande successo, dimostrando le potenzialità dello strumento attraverso le prime immagini stereoscopiche immortalate da CaSSIS. La prima immagine è stata ripresa da un'altezza di circa 5.300 chilometri mentre altri scatti sono stati fatti a quote più basse, circa 235 chilometri. Nerlle foto immagini della zona di Arsia Chasmata nei pressi el vulcano Arsia Mons e poi il dettaglio di un cratere situato ai bordi di un altro cratere vicino all'equatore marziano.


(Una delle immagini inviate da Tgo della superficie marziana)

I PRIMI COMMENTI DALL'ITALIA
Un po' di buonumore arriva anche dall'Italia dove Gabriele Cremonese, co-principal investigator di CaSSIS dell'Università di Padova-Osservatorio di Padova Inaf, ha confermarto che «Sia TGO che tutti gli altri strumenti a bordo sono perfettamente funzionanti. Quest’ultimo mese è stato molto intenso, perché abbiamo dovuto prepararci a elaborare le prime immagini e coppie stereo».  A Cremonese fa eco Cristina Re, ingegnere Inaf: «Abbiamo lavorato con le bellissime immagini di CaSSIS praticamente “in tempo reale”, appena arrivate a Berna ed è stato davvero emozionante. Siamo riusciti ad ottenere il primo modello 3D utilizzando una versione preliminare del nostro software, che stiamo realizzando a Padova, pensato e sviluppato ad hoc per le particolari coppie stereo e i risultati sono già eccellenti».

Insomma una vera e propria iniezione di fiducia di cui la missione ExoMars aveva davvero bisogno.

enzo.vitale@ilmessaggero.it

su Twitter @enzotvitale Leggi l'articolo completo su
Il Mattino