Facebook, "in pochi condividono foto e video": e Zuckerberg pensa ad un'app stile Snapchat

Facebook sta sviluppando un'applicazione autonoma per una fotocamera pensata per incoraggiare i suoi 1,6 miliardi di utenti a scattare e condividere più foto e video....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI

99,98€

40€
Per 2 anni

SCEGLI ORA

OFFERTA FLASH

ANNUALE

49,99€

19€
Per 1 anno

SCEGLI ORA

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

SCEGLI ORA

ANNUALE

49,99€

11,99€
Per 1 anno

SCEGLI ORA

2 ANNI

99,98€

29€
Per 2 anni

SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Facebook sta sviluppando un'applicazione autonoma per una fotocamera pensata per incoraggiare i suoi 1,6 miliardi di utenti a scattare e condividere più foto e video. Lo scrive il Wall Street Journal, secondo cui un team del gruppo di Facebook a Londra ha sviluppato un prototipo dell'applicazione che è simile a Snapchat, la app che permette di inviare foto e video che scompaiono. Un'altra caratteristica pianificata permetterebbe all'utente di registrare video e fare live streaming.

Il progetto, continua il Wsj, è alle sue fasi iniziali e alcune persone vicine alla questione sostengono che potrebbe mai vedere la luce.

Secondo gli osservatori, una app simile dimostrerebbe come Facebook sia preoccupato dal comportamento passivo dei suoi utenti sul social network. Gli utenti usano Facebook ogni giorno anche più volte al giorno ma sempre meno condividono foto e video o aggiornano il loro status. L'obiettivo è invertire la rotta di questo trend e la app servirebbe a questo. Il Wsj scrive che il gruppo di Menlo Park (California), non ha voluto rilasciare commenti sullo sviluppo di nuovi prodotti. Un portavoce ha spiegato che il livello generale di condivisioni su Facebook è forte e «simile ai livelli di anni precedenti».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino