Più strumenti per segnalare foto personali condivise senza permesso e soprattutto una tecnologia in grado di bloccarne la diffusione virale online. Per evitare che si...
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È «revenge porn», piaga di internet che ha non solo conseguenze psicologicamente devastanti sulle vittime, spesso giovanissime, ma in alcuni casi le ha portate al suicidio. La lotta di Facebook a questo fenomeno d'ora in poi si arricchisce di nuovi strumenti, attivi anche per l'Italia, e riguarda anche altre due app di sua proprietà: Messenger e Instagram. In primo luogo gli utenti del social network avranno la possibilità di segnalare in modo mirato quelle immagini personali o intime che vedono sul social e che sembrano condivise senza permesso di coloro che vi sono ritratti. Le foto a quel punto saranno riviste da un team in carne e ossa che potrà anche decidere di disattivare l'account che le ha pubblicate. Altra novità importante è sul fronte tecnologico: Facebook userà un sistema di «foto-matching», per il riconoscimento delle immagini, che aiuterà a contrastare ulteriori tentativi di condivisione delle foto.
Non solo su Facebook, ma anche sulla chat Messenger e su Instagram.
Il Mattino