Fake news sui social, dall'intelligenza artificiale un'arma in più per contrastarle

Fake news sui social, dall'intelligenza artificiale un'arma in più per contrastarle
Le fake news sui social potrebbero finalmente avere le ore contate: merito dell'intelligenza artificiale, ma non solo. Se è vero che le bufale sono sempre esistite, da...

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Le fake news sui social potrebbero finalmente avere le ore contate: merito dell'intelligenza artificiale, ma non solo. Se è vero che le bufale sono sempre esistite, da quando ci sono i social network le notizie false, che riguardano soprattutto fatti di cronaca o di politica, hanno raggiunto un potenziale di diffusione decisamente allarmante. Anche per questo, i responsabili dei vari social network, Facebook e Twitter in primis, hanno deciso da qualche tempo di formare vere e proprie task-force con l'obiettivo di contrastarne la diffusione.


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Come spiega il Telegraph, un grosso aiuto potrebbe arrivare dall'intelligenza artificiale, l'unico modo per individuare le possibili fake news tra milioni di contenuti pubblicati sui social network. Si tratta, d'altronde, di una mole di dati pressoché impossibile da gestire autonomamente dall'uomo. In determinati casi, l'utilizzo dell'AI ha dato buoni frutti: è anche grazie ad essa, ad esempio, che è stato possibile bloccare una fake news 'fabbricata' in Brasile. Quando l'attuale presidente Jair Bolsonaro, durante la campagna elettorale, era stato accoltellato da un uomo, sui social si era sparsa la voce che l'attentatore fosse un uomo vicino a Gleisi Hoffmann, senatrice e leader socialista. Tutto falso, dal momento che l'aggressore, subito arrestato, non era la stessa persona raffigurata in una foto che poteva diventare virale ma è stata 'bloccata' prontamente da un algoritmo.


L'intelligenza artificiale, da sola, però non basta. I responsabili dei social network fanno sapere che l'AI è in grado di individuare solo il 65% delle fake news diffuse sui social network. Si tratta di una stima, ma la percentuale non dovrebbe discostarsi più di tanto dalla realtà. Anche per questo resta imprescindibile il controllo umano, con veri e propri team di sviluppatori e debunker di terze parti. La strada, però, è ancora lunga e i vari social network finora non si sono adeguati a dovere, se si pensa ad esempio che queste squadre di 'controllori' non sono presenti in tutti i paesi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino