Missione numero 1: «Metti in pratica il distanziamento fisico evitando spostamenti non necessari ed assembramenti». Non è il messaggio di un assistente civico...
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Sulla pagina di presentazione campeggia: «Attuiamo il distanziamento social: alleggeriamo il sistema sanitario e rallentiamo la diffusione del Covid-19. Manda le persone a casa per tenere tutti al sicuro». Non serve nessuna pettorina o nessun corso avanzato, basta scaricare l'app e giocare "sociale": «L’idea era di trovare un modo per fare entrare in testa alle persone, senza imporglielo, il concetto di applicare il distanziamento sociale. Il tutto divertendosi».
Marco è di Milano, ha vissuto con ansia i giorni più difficili di questo inizio 2020: «Sono arrivato a Milano verso l’ultima settimana di Febbraio. Si parlava già di Coronavirus, ma lo si vedeva praticamente come un qualcosa di distante, quasi come se, in maniera un po’ egoistica, si trattasse esclusivamente un problema della Cina». Dopo le prime drammatiche notizia dalla Lombardia, è tornato a Helsinki per lavorare a un'idea: «Insieme ad alcuni amici finlandesi (rigorosamente ciascuno da casa propria), abbiamo pensato cosa potessimo fare a riguardo: siamo presto arrivati alla conclusione che, basandoci sulle dinamiche sociali del momento, si potesse creare un videogioco ad hoc per veicolare il messaggio del distanziamento sociale. Per noi questo videogioco è un buon modo per suggerire come abbattere la curva di contagio e ridurre il rischio di ammalarsi, oltre che dare vita a qualcosa che possa in qualche modo svagare la mente per qualche minuto».
E’ nato così “Stay safe stay home”, videogioco dove le dinamiche sono semplici ed efficaci allo stesso tempo: ci sono un insieme di porte che rappresentano delle case e gente che cerca di uscire e che invece va “sollecitata” a rimanere nelle proprie abitazioni. Ci sono dottori e forze dell’ordine che invece devono essere lasciati liberi di poter uscire ed aiutare a debellare il virus facendo il proprio mestiere e ci sono persone palesemente contagiate che vanno fatte rientrare immediatamente a casa pena la fine del gioco. Il tutto condito , all’inizio di ogni livello, con dei suggerimenti, delle linee guida prese dalle autorità sanitarie su come comportarsi in questo periodo.
Oltre a Marco Garramone, il team è composto da altri 6 programmatori: Elina Brunfeldt (Graphic Designer); Esko Räsänen (Lead Designer); Henry Verlin (Tech Advisor); Jarkko Syrjälä (Lead Developer); Kristian Kuntsi (Music Composer); Pasi Syrjäläinen (Sound Effect Designer).
Ecco il link per scaricare il gioco: https://www.staysafestayhome.io/it Leggi l'articolo completo su
Il Mattino