Fortnite, Epic Games sotto accusa: «Creato per dare dipendenza come la cocaina»

Fortnite, Epic Games sotto accusa: «Creato per dare dipendenza come la cocaina»
Fortnite è probabilmente uno dei videogiochi di maggior successo degli ultimi anni: in poco tempo, il videogame creato da Epic Games ha saputo conquistare, in tutto il...

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Fortnite è probabilmente uno dei videogiochi di maggior successo degli ultimi anni: in poco tempo, il videogame creato da Epic Games ha saputo conquistare, in tutto il mondo, un pubblico trasversale. Fortnite, infatti, ha avuto un notevole successo anche sugli adulti, ma i suoi effetti, piuttosto controversi, finiscono per colpire i più giovani.




In tanti, negli ultimi tempi, hanno criticato Fortnite per la sua capacità di dare dipendenza. Una preoccupazione, questa, espressa recentemente anche dal principe Harry e che oggi porta Epic Games, la casa che produce Fortnite, direttamente in tribunale. Uno studio legale di Montreal, in Canada, ha infatti deciso di rappresentare le famiglie di due ragazzi di 10 e 15 anni e citare in giudizio i creatori di Fortnite. «Quel videogame è stato creato ad hoc per creare dipendenza, ha effetti simili a quella che può dare la cocaina», ha spiegato Alessandra Esposito Chartrand, avvocato della Calex Legal, riportata dalla CBC.

L'accusa rivolta a Epic Games, quindi, non è di aver sviluppato un gioco capace di creare una fortissima dipendenza, ma di averlo fatto in maniera premeditata. «Il famoso battle royal libera nel cervello la dopamina, nota anche come ormone della felicità. Generando la dopamina, Fortnite rende dipendente chi ci gioca» - spiegano i legali che vogliono portare in tribunale i creatori del popolarissimo videogame - «Quando hanno creato Fortnite, si sono avvalsi di esperti psichiatri in modo da avere un prodotto capace di dare la massima dipendenza possibile».


Le famiglie dei due ragazzi canadesi, evidentemente troppo dipendenti da Fortnite, hanno quindi deciso di ricorrere alle vie legali: «Se avessimo saputo che Fortnite crea una simile dipendenza, avremmo impedito ai nostri figli di giocarci o li avremmo sorvegliati costantemente». Ora spetterà al tribunale stabilire se la pretesa legale delle famiglie sia legittima, anche perché c'è una certa confusione normativa. Gli sviluppatori di Fortnite, infatti, sin da subito hanno cercato di tutelarsi costringendo gli utenti, all'inizio del gioco, ad accettare una informativa che esenta Epic Games da ogni responsabilità, rendendo di fatto impossibile ogni azione legale, individuale o collettiva. I legali delle due famiglie, residenti nel Quebec, spiegano però che «in questa parte del Canada la legge è molto severa sulla tutela dei consumatori, le norme stabiliscono che ogni azienda deve illustrare con chiarezza tutti i possibili rischi dell'uso o consumo di un prodotto. Un po' come accade, ad esempio, con le compagnie produttrici di tabacco». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino