Quindicenne milionario grazie ai videogiochi: «Mamma diceva che perdevo tempo»

Quindicenne milionario grazie ai videogiochi: «Mia mamma diceva che perdevo tempo, avevo ragione io»
«Mia mamma diceva che perdevo tempo, avevo ragione io». Il quindicenne Jaden Ashman ha vinto oltre due milioni di dollari in coppia con il suo compagno dopo essere...

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«Mia mamma diceva che perdevo tempo, avevo ragione io». Il quindicenne Jaden Ashman ha vinto oltre due milioni di dollari in coppia con il suo compagno dopo essere arrivato secondo nelle finali della coppa del mondo del videogame Fortnite. Da quando è stato inventato il gioco ha trascorso ben otto ore al giorno a esercitarsi nella sua stanza. Al termine del torneo l'adolescente si è tolto un sassolino dalla scarpa nei confronti della mamma. Ha voluto dimostrarle che non si sbagliava quando diceva di voler continuare a giocare nonostante i suoi rimproveri. La mamma gli diceva sempre: «Stai perdendo tempo». Ora però Jaden Ashman è milionario. 




Fortnite è un videogioco del 2017 sviluppato da Epic Games e People Can Fly. Il videogioco presenta due modalità distinte che condividono lo stesso motore grafico: Salva il mondo e Battaglia reale. La modalità salva il mondo è ambientata in una terra post-apocalittica, dove l'improvvisa apparizione di una tempesta mondiale ha fatto scomparire il 98% della popolazione, in parte sostituita da pericolose creature aliene. La Battaglia Reale è ambientata su un'isola in cui 100 giocatori lottano per la sopravvivenza. 
 


Il quindicenne dell'Essex ha gareggiato con il nome di Wolfiez all'evento di tre giorni svoltosi all'interno dello stadio di tennis Arthur Ashe a New York. Più di cento finalisti hanno preso parte alle varie competizioni dell'evento, selezionati tra ben quaranta milioni di persone che hanno tentato di qualificarsi e competere. 

«Io e mia mamma ci scontriamo parecchio - ha dichiarato il giovane alla Bbc - Non capiva come funzionasse il gioco, quindi pensava che passassi otto ore al giorno nella mia stanza solo a perdere tempo. Ora che le ho dimostrato cosa posso fare sono davvero felice». La mamma ha ammesso di avergli messo i bastoni tra le ruote: «Sono onesta, sono stata sempre abbastanza contraria a vederlo giocare in camera. Lo spingevo semore di più a fare i compiti». 
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Il Mattino