«Astenersi meridionali», il nuovo caso razzista del suggerimento predittivo su iPhone

La Apple ci ricasca dopo il caso del 2017 che vedeva accostante le parole «Vesuvio» e «lavali col fuoco»

La tastiera dell'iPhone che fornisce suggerimenti denigratori verso i meridionali
Apple ci ricasca. Il suggerimento predittivo della tastiera degli iPhone fa registrare un nuovo caso che promette di scatenare la polemica sui social e non solo. Dopo il...

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Apple ci ricasca. Il suggerimento predittivo della tastiera degli iPhone fa registrare un nuovo caso che promette di scatenare la polemica sui social e non solo. Dopo il polverone nato anni fa sull'accostamento delle parole «Vesuvio» e «lavali col fuoco», ora è venuto fuori che, digitando la parola «astenersi», lo smartphone creato dall'azienda californiana propone come suggerimento per completare tre opzioni: le preposizioni «da» e «dal» e, in terza posizione, la parola «meridionali». Unite insieme le due parole si ottiene quindi "astenersi meridionali", una formula dai connotati denigratori di una fascia della popolazione italiana.

Un nuovo caso che vede coinvolta l'azienda creata da Steve Jobs, già condannata mediaticamente nel 2017 quando l'iPhone proponeva come suggerimenti successivo alla parola «Vesuvio» i termini «lavali», «col», «fuoco». Un episodio questo che è stato segnalato per la prima volta durante la trasmissione «Radio Goal», condotta da Valter De Maggio su Radio Kiss Kiss. Subito dopo è stato lanciato l'hashtag #AppleVesuvio, con cui si chiedeva al colosso californiano di intervenire nella faccenda, rimuovendo l'accostamento di quegli specifici termini. Cosa che Apple ha fatto in breve tempo. 

La causa di questi episodi però non è da ricondurre a un orientamento razzista dell'azienda californiana. La fonte di questi suggerimenti denigratori va ricercata negli utenti e, in particolare, nella condivisione dei dati tramite cloud. La tastiera dell'iPhone, infatti, presenta dei suggerimenti linguistici che attingono costantemente informazioni dallo stile di scrittura dei possessori di questo smartphone. Queste informazioni sono poi condivise in rete, tramite il cloud. Perciò alcuni dei suggerimenti forniti dal telefono non sono frutto delle abitudini stilistiche dell'utente specifico, ma di quelle di altri utilizzatori di iPhone che hanno abilitato la condivisione dei dati.

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Il Mattino