La Terra è sempre più rovente: luglio mai così caldo dal 1880

La Terra è sempre più rovente: luglio mai così caldo dal 1880
ROMA - Se ci fosse ancora un dubbio che il Pianeta si sta surriscaldando, ci pensa la Nasa a spazzarlo via: il luglio appena trascorso - certifica l'agenzia spaziale...

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ROMA - Se ci fosse ancora un dubbio che il Pianeta si sta surriscaldando, ci pensa la Nasa a spazzarlo via: il luglio appena trascorso - certifica l'agenzia spaziale statunitense - è stato il mese più caldo sulla faccia della Terra dal 1880, cioè da quando si è iniziato a registrare le temperature. Un record che la scienza non attribuisce a una naturale variabilità climatica ma all'azione dell'uomo, reo di continuare a immettere gas serra nell'aria. A luglio la superficie terrestre ha fatto segnare 0,84 gradi centigradi in più rispetto alla media, strappando il record al luglio 2011. La classifica dei cinque mesi più caldi negli ultimi 137 anni prosegue con luglio 2015, luglio 2009 e agosto 2014, a dimostrazione che nel XXI secolo si sta impennando il termometro.


Altra prova arriva dal fatto che per il decimo mese consecutivo viene stabilito un record mensile di temperatura. In altre parole non ci sono mai stati un gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno e luglio così roventi come quelli del 2016.

«Luglio è stato in assoluto il mese più caldo da quando sono iniziate le rilevazioni strumentali» della temperatura, ha twittato Gavin Schmidt, a capo dei climatologi della Nasa, ribadendo che c'è «il 99% di probabilità» che il 2016 stabilirà un nuovo record annuale sul termometro dopo quelli del 2014 e 2015. Il primato riguarda la temperatura media globale, ma l'aumento delle temperature varia da Paese a Paese e da mare a mare. In Italia, ad esempio, quello appena trascorso è stato solo il quattordicesimo luglio più caldo dal 1800 ad oggi, con 1,37 gradi in più della media calcolati dall'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr.


In Italia, sottolinea la Coldiretti, «a preoccupare è però anche il repentino capovolgersi del tempo, con i cambiamenti climatici in atto che nel nostro Paese si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi, anche con il rapido passaggio dalla siccità all'alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate da grandine. Pesanti - evidenzia - sono gli effetti sull'agricoltura italiana, che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo». E il meteo sul Belpaese è pronto a cambiare ancora. L'anticiclone che in questi giorni ha regalato sole e caldo sta per lasciare il posto a correnti fresche e instabili che, secondo i meteorologi, in settimana divideranno l'Italia in due, con rovesci e temporali al Nord e al Centro, tempo stabile e soleggiato al Sud. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino