Nasce MetaNeapolis, il progetto per colmare i vuoti delle città

Dall'Università Vanvitelli la collaborazione tra Marco Borrelli e NaStartUp per ridare una funzione ai contenitori abbandonati

Marco Borrelli con Antonio Prigiobbo

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Si chiama MetaNeapolis ed ha l’obiettivo di creare una piattaforma capace di far nascere nuove opportunità per tutti: per la società, per il territorio e per l’economia. Un nome che è anche un sito (metaneapolis.it) nato dalla collaborazione tra le Università Vanvitelli e Federico Secondo e NaStartUp, l'acceleratore di rete che mette in connessione talenti del mondo dell’innovazione con i principali attori della finanza.

L'idea è creare uno spazio in cui, partendo dalle sperimentazioni progettuali degli studenti e condividendo idee, visioni e prospettive con le comunità del territorio, si punta a cambiare le nostre città con operazioni di riprogettazione e di recupero funzionale che mirano, nell’ottica del lungo periodo, alla sostenibilità non solo da intendersi in chiave ecologica ed economica, ma in quella sociale e urbana, favorendo un riavvicinamento dei cittadini ai luoghi recuperandone valori e significati simbolici ed emblematici del territorio.

«Le città sono piene di vuoti e Napoli, in particolare, si caratterizza per contenitori abbandonati che hanno perso la loro connotazione funzionale - spiega Marco Borrelli, docente della Università Vanvitelli fondatore del progetto - e l'architettura si deve trasformare e risincronizzare. Il nostro primo obiettivo è una mappatura del territorio per innestare funzioni culturali. Per esempio un'idea di museo nuova, a scala di quartiere».

La prima esperienza di questo connubio tra università, startup, territorio e studenti è un progetto che punta a ridare una funzione agli spazi lasciati dalle pompe di benzina che sono sempre più allontanate dai centri cittadini per ragioni di sicurezza. E' un esempio, verrebbe da dire ad un livello base, di come si recupera un territorio attraverso la collaborazione tra vari tipi di esperienze con idee da mettere a disposizione, poi, dei governi locali.

«Metaneapolis è il primo laboratorio che facciamo con l'Università che ci permette di far creare, dagli stessi atenei, delle social start up che vedono come protagonisti gli studenti stessi - spiega Antonio Prigiobbo, di NaStartUp - Così i ragazzi promuovono il proprio talento e migliorano il territorio. Coinvolgiamo studenti e docenti nella Terza Missione che è il compito, dopo la ricerca e l'innovazione, di tutte le università»

Fondatori del progetto MetaNeapolis sono Antonio Prigiobbo, Designer e Giornalista dell’innovazione, fondatore di NAStartUp, Marco Borrelli, docente di Architettura e Disegno Industriale dell'Università Vanvitelli, Emma Buondonno, docente di Architettura dell’Università Federico II, gli architetti Antonio Zuozo, Luigi Santagata, Gennaro Costanzo, tutti allievi di Marco Borrelli.

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Il Mattino