Porno su smartphone: guardarli con Android è molto pericoloso

Porno su smartphone: guardarli con Android è molto pericoloso
Cercare contenuti porno dai telefonini Android potrebbe rivelarsi pericoloso: un virus informatico su quattro di quelli che colpiscono gli utenti della piattaforma si nasconde...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Cercare contenuti porno dai telefonini Android potrebbe rivelarsi pericoloso: un virus informatico su quattro di quelli che colpiscono gli utenti della piattaforma si nasconde infatti dietro esche a luci rosse. È quanto emerge da un rapporto di Kaspersky Lab secondo il quale lo scorso anno circa 1,2 milioni di utenti Android si sono imbattuti almeno una volta in virus travestiti da contenuti pornografici.


Si tratta di quasi un quarto dei 4,9 milioni di persone incappate in varie forme di malware sui dispositivi equipaggiati col sistema operativo di Google. Il fenomeno risulta maggiore rispetto a quello dei virus informatici per computer che sfruttano le passioni erotiche degli utenti. Sui pc fissi i ricercatori hanno rilevato malware legato al porno «solo» 300 mila volte, con tentativi di attacco a più di 50 mila pc in tutto il mondo. L'analisi di Kaspersky sul malware mobile legato al porno non ha riguardato la piattaforma iOS di Apple, ma si è concentrata su Android, il sistema operativo più diffuso al mondo, evidenziando trend interessanti. La maggior parte di questo tipo di virus (quasi il 46%) è un cosiddetto «Clicker», un software subdolo che apre pagine online, clicca su inserzioni o si iscrive a servizi a pagamento all'insaputa della vittima: così drena soldi, dati e batteria dal telefonino.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino