Fiamme alla base del gigantesco razzo americano Delta IV Heavy, dell'Ula (United Launch Alliance) che nel pomeriggio italiano avrebbe dovuto portare in orbita il...
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Il lancio del delta IV Heavy
Il conto alla rovescia è stato bloccato ad appena 3 secondi dalla fine e ora da Cape Canaveral in Florida fanno sapere che servirà almeno una settimana per programare un nuovo tentativo di lancio del vettore alto 72 metri (un grattacielo di 25 piani) e pesante 730 tonnellate, il secondo più potente al mondo dopo il Falcon heavy di SpaceX di Elon Musk. E' in grado di portare in orbita bassa carichi pesanti fino a 29 tonnellate. Quella di oggi è la sua dodicesima missione.
Il lancio, già rinviato una vota per questioni tecniche, è allestito dalla rampa Complex-37 della Cape Canaveral Air Force Station. Secondo Ula è tutto sotto controllo: «Il conto alla rovescia è stato sospeso in maniera automatica dai sistemi di sicurezza e sia il razzo lanciatore sia il satellite non hanno riportato danni». E' vero che un urugano di fuoco e fumo accompagna da sempre il decollo di un razzo, ma in questo caso le immagini danno l'idea dell'arrivo in anticipo delle fiamme sprigionate dai potenti motori del lanciatore e dei due booster che bruciano ossigeno e idrogeni liquidi ad altissima pressione.
Massima riservatezza sul satellite, il payload, di questa missione, che appartiene al National Reconnaissance Office (NRO), il dipartimento addetto ai satelliti spia che fa parte della Difesa degli Stati Uniti d'America. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino