San Valentino, la truffa su Tinder e Badoo: pericolo hacker, dati bancari a rischio

San Valentino, la truffa su Tinder e Badoo: pericolo hacker, dati bancari a rischio
Per San Valentino, festa degli innamorati, spunta il pericolo virus. Dopo il 'virus di San Valentino' inviato su WhatsApp , da un'analisi spunta il pericolo...

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Per San Valentino, festa degli innamorati, spunta il pericolo virus. Dopo il 'virus di San Valentino' inviato su WhatsApp , da un'analisi spunta il pericolo hacker che coinvolge le applicazioni di dating più popolari, come Badoo e soprattutto Tinder. Queste app vengono spesso contraffatte e diventano un'esca utilizzata dagli hacker per diffondere virus o rubare dati personali, soprattutto in occasione di San Valentino.


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L'analisi, condotta dai ricercatori di Kaspersky, riguarda i virus malevoli che utilizzano i nomi di oltre 20 popolari app di appuntamenti e la parola chiave «dating»: mostra che nel 2019 sono stati diffusi 1963 file unici sotto le spoglie di app legittime. In particolare, due terzi di questi si presentavano come Tinder (1262 file) e un altro terzo era collegato a Badoo (263 file).



Il pericolo che questi file malevoli portano con sé variano dai trojan che possono scaricare altri virus a quelli che inviano sms costosi, fino agli adware, i software che mandano notifiche di pubblicità. Ad esempio, una delle applicazioni che a prima vista sembra Tinder è in realtà un trojan bancario che richiede costantemente i diritti di accesso e, una volta ottenuti, ruba denaro all'utente. E copie false di siti come Match.com invitano gli utenti a lasciare i loro dati personali o a connettersi tramite il loro account sui social media.

I dati vengono poi venduti dai criminali informatici. «Raccomandiamo agli utenti di utilizzare le versioni legali delle applicazioni disponibili», dice Vladimir Kuskov di Kaspersky che consiglia di «controllare sempre i permessi delle app per vedere cosa è consentito fare a quelle installate» e di «bloccare l'installazione di programmi da fonti sconosciute nelle impostazioni dello smartphone».
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Il Mattino