Storie da Jurassic World. Un'équipe di paleontologi italiani e francesi ha ricostruito l'identikit perfetto di un esemplare di coccodrillo giurassico, vale a dire...
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LA TECNOLOGIA. La notizia è stata resa nota solo oggi, battuta dalle agenzie di stampa e subito rimbalzata sulle principali testate mediatiche. La tecnologia è stata la risorsa vincente dell'operazione scientifica, che potrebbe scrivere il capitolo definitivo sulle ipotesi ricostruttive di questo animale che si sono rincorse negli anni. Con l'ausilio della tac e della stampa 3D, i ricercatori hanno analizzato alcuni resti dell'animale ritrovati negli anni Settanta in Madagascar e oggi conservati in Francia, al Museo di storia naturale di Tolosa, e in quello di Milano. Come è stato reso noto dall'équipe di studiosi: «Già nel 2006 avevamo ipotizzato l'esistenza di questa nuova specie ma ancora non eravamo in grado di dire se si trattasse di un coccodrillo o di un dinosauro». A risolvere il mistero sono stati i nuovi reperti giunti dalla Francia, ossa del cranio più complete appartenenti ad almeno due esemplari. Ricostruiti in 3D, rivelano che "Razana", sebbene fosse dotato di enormi denti seghettati da T. Rex, era in realtà un "notosuco", ovvero un coccodrillo terrestre lontano parente di quelli acquatici moderni, appartenente ad un ramo evoluto separatamente e poi estinto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino