Snapchat citata in giudizio negli Stati Uniti da un ragazzino californiano di 14 anni per alcuni contenuti porno, rischia una class-action. Lo riporta il sito Tmz. Secondo...
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Non è la prima volta che Snapchat è stato collegato a immagini esplicite: l'app, per la sua possibilità di auto-cancellare il contenuto, è spesso stata usata dai giovani utenti per il sexting, cioè l'invio di materiale di contenuto a luci rosse. Ma questa volta al centro della causa ci sarebbero diversi contenuti, tra cui le immagini della testata BuzzFeed che mostrano personaggi di Disney in pose esplicite. Il ragazzino e la madre, rappresentati da Mark Geragos, il legale dei vip che ha difeso anche Michael Jackson, chiedono una class-action, un risarcimento in soldi e l'obbligo per Snapchat di aggiungere un 'alert' che avvisi di contenuti espliciti. «Milioni di genitori negli Stati Uniti oggi non sanno che Snapchat pubblica questo contenuto sessuale e offensivo per i loro figli», si legge nella causa. Snapchat ha chiarito che non ha alcun controllo sui contenuti degli editori-partner: «Hanno indipendenza editoriale e sosteniamo questa modalità».
La chat proprio in queste ore ha lanciato la funzione 'Memories' che consente agli utenti di archiviare foto e video che solitamente si auto-cancellano nell'arco di poche ore.
Il Mattino