I video online sono una miniera d'oro: boom di ricavi nei prossimi 5 anni

I video online sono una miniera d'oro: boom di ricavi nei prossimi 5 anni
Ci stanno investendo su tutti i big tecnologici del momento, da Facebook a Snapchat, e non è un caso che i contenuti video sullo smartphone stiano diventando la nuova...

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Ci stanno investendo su tutti i big tecnologici del momento, da Facebook a Snapchat, e non è un caso che i contenuti video sullo smartphone stiano diventando la nuova gallina dalle uova d'oro dell'economia digitale. Tanto che fra pochi anni i ricavi globali del settore, trainati dalla pubblicità, raggiungeranno 25 miliardi di dollari mentre il numero di spettatori andrà oltre il raddoppio a quota due miliardi. Il quadro emerge da un recente report della società Strategy Analytics con previsioni che abbracciano il periodo 2010-2021.


Fra cinque anni dai « mobile video» si avranno a livello globale 25 miliardi di dollari di ricavi, una crescita che sarà garantita dagli inserzionisti a caccia di utenti che sempre più massicciamente guarderanno video da telefonini e tablet. Si tratta di una platea potenziale di due miliardi di persone entro la fine del 2022, pari al 36% degli utenti «mobile» a livello globale. Un exploit che non sorprende visto che gli smartphone hanno da poco battuto il televisore come schermo da cui guardare video per i teenager di tutto il mondo. La spesa pubblicitaria sui contenuti video per dispositivi mobili, secondo Strategy Analitycs, viaggerà a un tasso di crescita annuale composto del 28% nei prossimi 5 anni. Nel 2010 la voce «pubblicità» rappresentava appena il 2% dei ricavi mondiali generati dai video sui telefonini. Oggi invece questa percentuale è già schizzata al 40% e dovrebbe arrivare al 66% nel 2021 secondo le previsioni della società d'analisi. A puntare sul nuovo eldorado sono soprattutto piattaforme «social» che vantano una platea globale e molto «mobile» come Facebook, Snapchat, Twitter, ma anche l'asiatica WeChat.

Twitter ad esempio ha da poco aumentato la durata dei filmati che è possibile caricare sul microblog, Facebook ha potenziato il fronte video con le dirette in streaming coinvolgendo media e vip, Snapchat è nata per la condivisione di video usa e getta e ora con le Storie e la sezione editoriale ha dato ai filmati un'importanza sempre più strategica. Tanto che per visualizzazioni giornaliere di video la chat del fantasmino ha superato perfino un gigante come Facebook. Tutte strategie che mirano a non perdere presa fra i propri utenti e a garantirsi nuove e remunerative forme di monetizzazione. Anche perché, dicono gli analisti, il vero balzo nella spesa pubblicitaria per i video «mobile» deve ancora arrivare. Senza contare che all'orizzonte si aprono nuove frontiere per gli stessi inserzionisti, visto che i nuovi servizi video in diretta streaming - da Periscope a Facebook Live - che stanno cercando di costruire una solida platea di utilizzatori, saranno la porta d'accesso a nuovi formati pubblicitari e a nuovi modelli di business. Per ora, spiega Nitesh Patel, direttore di Strategy Analytics, «i social network hanno lanciato i live streaming come strumento per aumentare il coinvolgimento degli utenti e per incrementare il tempo trascorso dentro la propria piattaforma, ma ci aspettiamo a breve anche una monetizzazione diretta di questi sistemi».


Che la spinta alla crescita arrivi dal mondo pubblicitario è confermato anche da un rapporto della piattaforma di pubblicità «mobile» Smaato, secondo la quale il formato video per gli spot surclassa tutti gli altri disponibili su dispositivi mobili.
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Il Mattino