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Chissà, forse potremo rivivere le avventure del comandante John Koenig sulla famosa base lunare Alpha. Erano i tempi in cui Spazio 1999 raccontava le peripezie di un gruppo di ricercatori sulla Luna.
Dalla fantascienza alla realtà, dalle intenzioni ai fatti, ora Russia e Cina si muovono e aprono le porte per la realizzazione di una vera e propria futura stazione Lunare.
Secondo l'agenzia russa Interfax, la Roscomos, l'agenzia spaziale russa, e la Cnsa, l'omologa cinese, avrebbero firmato una dichiarazione di intenti per la realizzazione di una base di ricerca internazionale lunare. A firmare il documento sono stati il numero uno di Roscosmos, Dmitri Rogozin, e dal direttore
dell'Amministrazione spaziale nazionale cinese Zhang Keijan.
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(Il documento firmato dalle due Agenzie spaziali)
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L'ACCORDO
Dalle notizie che sono trapelate, la stazione lunare sarà progettata come «un complesso di strutture di ricerca
sperimentale create sulla superficie e/o sull'orbita lunare» e sarà disponibile per l'utilizzo anche da parte di altri Paesi e partner internazionali interessati.
(Il tavolo delle trattative tra Russia e Cina nel 2018, fonte The Moscow Times)
Va anche ricordato che è in essere una collaborazione con il nostro Paese in quanto esiste un accordo che prevede il lancio di satelliti per lo studio dei terremoti e la realizzazione dei moduli della Stazione spaziale cinese, la Tiangong-3 (Palazzo Celeste), che dovrebbe essere lanciata in orbita già da prossimo anno. Nel frattempo la Cnsa sta testando in orbita la Tiangong 2, parente stretta della famosa numero uno ,che cadde in mare nell'aprile di tre anni fa.
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La base lunare sino-russa sarà essenzialmente robotica anche se non si escluderebbe la presenza di equipaggi umani. Il suo posizionamento dovrebbe essere al Polo Sud del nostro satellite naturale entro il 2036.
enzo.vitale@ilmessaggero.it
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