Swappie rivela l’impatto ambientale degli smartphone e guida la rivoluzione green

Swappie incoraggia a cedere i propri dispositivi, anche se danneggiati, offrendo un incentivo finanziario

Swappie rivela l’impatto ambientale degli smartphone e guida la rivoluzione green
Dopo le festività natalizie, gli appassionati di tecnologia si...

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Dopo le festività natalizie, gli appassionati di tecnologia si trovano spesso di fronte al problema del "tech bloat", un aumento dei dispositivi elettronici, in particolare degli smartphone, che può avere impatti negativi sull'ambiente.
 
Swappie affronta questa sfida incoraggiando le persone ad adottare comportamenti più ecologici, sottolineando la necessità di fare scelte consapevoli nella gestione dei rifiuti elettronici e promuovendo un approccio basato sulla circolarità. Un obiettivo ambizioso, in quanto il processo di produzione di uno smartphone è responsabile di almeno l'80% della sua impronta di carbonio, con una stima di 80 kg di emissioni di Co2 per dispositivo. Con una produzione annuale mondiale che supera il miliardo di unità, queste emissioni diventano estremamente significative.
Anche dopo la fase di produzione, l'impatto ambientale persiste attraverso l'imballaggio e la spedizione, che contribuiscono con altri 2kg di Co2 per smartphone e una volta nelle mani delle persone, il consumo di energia e la ricarica incrementano ulteriormente l'impronta di carbonio totale. Attualmente, purtroppo, meno del 15% degli smartphone viene riciclato e la maggior parte di essi finisce in discarica.
 
I dispositivi ricondizionati non solo contribuiscono alla sostenibilità ambientale, ma offrono ai consumatori alternative di alta qualità ed economicamente vantaggiose. Il processo di ricondizionamento e vendita sono servizi fondamentali e Swappie ne sottolinea l'importanza, estendendo il ciclo di vita di questi dispositivi elettronici e contestualmente, riducendo il loro impatto ambientale.
 
In tale quadro, un primo passo importante verso la sostenibilità è la gestione corretta dello smaltimento dei vecchi smartphone. A questo proposito, Swappie incoraggia a cedere i propri dispositivi, anche se danneggiati, offrendo un incentivo finanziario e contribuendo al contempo alla riduzione dei rifiuti elettronici. Attraverso il loro ricondizionamento e la rivendita, l’azienda garantisce ai dispositivi portatili una seconda vita, riducendo la necessità di una nuova produzione e diminuendo l'impronta di carbonio complessiva. Infatti, l'80% delle componenti di uno smartphone è riciclabile, con il 98% di materiali recuperabili, tra cui oro, rame, cobalto e stagno. Inoltre, la maggior parte degli elementi delle terre rare presenti nei telefoni può essere riutilizzata. Nella prospettiva di un futuro sostenibile, l'adozione di una cultura basata sulla riparazione si rivela una scelta fondamentale per ridurre l'impatto ambientale dei dispositivi elettronici: ad esempio, la riparazione di problemi minori, come il danneggiamento dello schermo o l'esaurimento della batteria, permette ai dispositivi di rimanere funzionanti per un periodo più lungo, riducendo al minimo la necessità di una nuova produzione.
 
Sulla base dei dati descritti ed in linea con i propri principi, Swappie mette a disposizione dei consumatori la possibilità di partecipare alla trasformazione verso un approccio sostenibile, scegliendo tecnologie ricondizionate, smaltendo responsabilmente i vecchi dispositivi e adottando uno stile di vita circolare, dimostrando che ogni singola azione contribuisce a un impatto positivo più significativo sul pianeta.
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Il Mattino