Troppo osé il bacio di Rodin: Facebook scandalizzato non pubblicizza la mostra

Troppo osé il bacio di Rodin: Facebook scandalizzato non pubblicizza la mostra
Lo scorso anno ci furono le statue dei Musei Capitolini coperte con dei pannelli per non mostrare le nudità di marmo al presidente iraniano Rohani in vista in Italia. Oggi c'è...

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Lo scorso anno ci furono le statue dei Musei Capitolini coperte con dei pannelli per non mostrare le nudità di marmo al presidente iraniano Rohani in vista in Italia. Oggi c'è la stupidità di un algoritmo (quello di Facebook per la precisione) che boccia come scandalosa e impubblicabile l'immagine di una delle più celebri opere d'arte, Il baciodi Rodin. Ciò che accomuna i due fatti, l'incapacità di distinguere, di accorgersi dell'abisso profondo che separa la bellezza senza tempo resa immortale dall'arte, da qualsiasi immagine pornografica, da qualsiasi nudo o volgarità che sia, da cui la Rete non è certo immune.

  
Ecco così che Facebook non farà promozione alla mostra di Treviso su August Rodin. O meglio non utilizzerà l'immagine del celebre “Bacio”, simbolo dell'esposizione,  perché presenterebbe “allusioni di natura sessuale”. Lo ha comunicato questa mattina lo stesso social a Linea d'Ombra lo studio trevigiano specializzato in grandi mostre d'arte che a Facebook aveva chiesto di utilizzare l'immagine dell'episodio di Paolo e Francesca nel Canto V dell'Inferno di Dante, per la promozione della mostra dedicata allo scultore francese, forse il più famoso tra il XIX e il XX secolo.

«Mostra eccessivamente il corpo o presenta contenuti allusivi» spiega il social nella nota inviata agli organizzatori suggerendo «di utilizzare contenuti che si concentrano sul prodotto o servizio, evitando allusioni di natura sessuale». «Più prodotto di così - risponde il responsabile di Linea d'Ombra Marco Goldin -. Può un'immagine simbolo della storia dell'arte essere paragonata a una qualsiasi immagine di carattere sessualmente esplicito ? In una Rete invasa da contenuti di orribile pornografia - prosegue Goldin - vogliamo davvero equiparare i nudi rinascimentali o in questo caso il Bacio di Rodin, a immagini che invece circolano liberamente? È certamente il caso di riflettere sul fatto che l'arte, nei suoi esiti alti, proponga il canone della bellezza universale che nulla ha a che fare con la contingenza dell'allusione di natura sessuale».


A Rodin, per la cura di Marco Goldin e con la collaborazione del Musée Rodin di Parigi, nel Museo civico di Santa Caterina a Treviso sarà dedicata un'ampia mostra che dal 24 febbraio 2018 porterà in Italia tra le altre una cinquantina di sculture famose. E ovviamente il
Bacio di Rodin continuerà a essere l'immagine della mostra e rimarrà sul profilo social di Linea d'Ombra. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino