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Boom di video negazionisti e di disinformazione sul Covid-19. Negli ultimi sei mesi YouTube ha dovuto rimuovere 30mila video che propagandavano false informazioni sul coronavirus. Lo riporta il sito Axios, secondo cui questo è il primo dato fornito dalla compagnia da quando ha annunciato, lo scorso ottobre, una stretta su questo tipo di disinformazione. I video incriminati, scrive il sito citando Elena Hernandez, una portavoce dell'azienda, «includono affermazioni sulle vaccinazioni contro il Covid-19 che contraddicono le autorità sanitarie locali o l'Oms. In totale, dal febbraio 2020, abbiamo rimosso oltre 800mila video relativi a informazioni pericolose o fuorvianti sul coronavirus».
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A segnalare quali video violano potenzialmente la policy della compagnia, spiega Axios, sono sia gli algoritmi automatici applicati dal sito che i revisori umani. Le segnalazioni sono poi valutate da un ulteriore livello di revisione, e gli account che violano le regole sono rimossi permanentemente. Politiche simili sono state adottate anche dalle altre piattaforme principali, da Twitter a Facebook, anche se non tutta la disinformazione viene catturata dalla sorveglianza. Secondo uno studio del Center for Countering Digital Hate, ad esempio, fino a fine 2020 l'algoritmo di Instagram ha continuato a consigliare contenuti negazionisti nonostante le contromisure messe in atto.
Axios riporta anche diversi sondaggi: mostrano che circa il 30% degli americani rimane ancora esitante o sospettoso sui vaccini, e molti di questi dubbi sono stati alimentati da falsità online e teorie complottiste.
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Il Mattino