Vodafone: ecco come entro il 2030 i dispositivi «intelligenti» cambieranno il nostro stile di vita

Vodafone: ecco come entro il 2030 i dispositivi «intelligenti» cambieranno il nostro stile di vita
Pubblicato da Vodafone il nuovo report The Connected Consumer 2030. Il documento, redatto in collaborazione con The Future Laboratory, esplora le tendenze chiave che...

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Pubblicato da Vodafone il nuovo report The Connected Consumer 2030. Il documento, redatto in collaborazione con The Future Laboratory, esplora le tendenze chiave che determineranno il futuro della connettività e che avranno un impatto sul cambiamento climatico, sull'esaurimento delle risorse naturali e sull'invecchiamento della popolazione. Esso prevede un futuro in cui l'innovazione nella sanità connessa, nelle smart cities, nella sostenibilità e un uso etico delle nuove tecnologie, aiuteranno a risolvere sfide epocali e a migliorare la vita di tutti i giorni.

L’apprensione generale scaturita dalla crisi sanitaria globale porter, secondo il Report, ad una nuova era di sanità connessa: da qui a dieci anni le case saranno dotate di dispositivi in grado di monitorare la salute in modo più proattivo, diagnosticando malattie e rilevando in anticipo eventuali problemi di salute.

Più in particolare, secondo l’indagine gli specchi del bagno di casa potrebbero essere dotati di sensori in grado di controllare la circolazione sanguigna e di rilevare eventuali anomalie nel colorito, o potrebbero esserci altoparlanti intelligenti che, ascoltando il rumore di tosse e starnuti, siano in grado di richiedere una prescrizione medica. Questi dispositive potrebbero essere in grado di misurare parametri vitali come l'idratazione, la glicemia e la pressione sanguigna, per prevedere o prevenire problemi cronici di salute prima ancora che si manifestino. L'assistenza sanitaria connessa sarà di fondamentale importanza, anche a fronte del costante invecchiamento della popolazione, questione particolarmente attuale in Italia dove il 23% ha già più di 65 anni.

Fuori della sfera domestica, il report ipotizza che i dispositivi indossabili (wearable) saranno in grado di interagire direttamente con il pensiero di chi li indossa. Prevedendo circa 125 miliardi di dispositivi connessi a livello globale entro il 2030, già nel 2025 una persona vi interagirà mediamente 4800 volte al giorno, ovvero ogni 18 secondi; un dato che indica con tutta evidenza quanto le soluzioni intelligenti saranno una presenza chiave nella vita delle persone entro la fine del prossimo decennio. Questi dispositivi saranno in grado di rilevare i segnali che il cervello invia all’apparato vocale quando verbalizziamo i nostri pensieri, dando modo così di impartire comandi all’assistente digitale senza doverli esprimere a voce. Questo apre le porte a un futuro in cui la comunicazione con i dispositivi avverrà attraverso le reti neurali, così che si potranno prendere appunti senza doverli scrivere, o comunicare con i propri dispositivi senza parlare. Verso la fine di questo decennio la connettività potrebbe essere integrata negli alberi, nelle praterie e persino negli oceani: consentendo di monitorare l'impatto dei programmi di rigenerazione e di valutare le eventuali minacce. Vodafone ha recentemente collaborato con Defra e Forest Research per studiare come la tecnologia Narrowband-IoT (NB-IoT) possa monitorare la crescita degli alberi e supportare la ricerca sul ruolo degli stessi nella lotta ai cambiamenti climatici. La raccolta dei dati inoltre consentirà alle smart cities di individuare e abbattere gli sprechi energetici, ad esempio ridistribuendo l'energia elettrica e il calore in eccesso di un edificio alle abitazioni o agli spazi pubblici vicini.

Secondo il report Vodafone, i veicoli a guida autonoma cambieranno il nostro modo di muoverci, e per il 2030 si prevede che l'impatto della connettività nei trasporti in termini di PIL toccherà i 241 miliardi di euro. I veicoli autonomi non solo saranno più ecologici e silenziosi, ma attraverso ologrammi immersivi potrebbero permettere ai marchi di presentare le loro ultime collezioni ai passeggeri. Secondo l’indagine, i passeggeri saranno anche in grado di “fare swipe” sui prodotti e valutarli, ma anche di farsi portare direttamente in un punto vendita per effettuare un acquisto. Salendo su un veicolo autonomo, i passeggeri potranno controllare il viaggio con i loro dispositivi personali e scegliere tra varie impostazioni: dal giro turistico al lavoro al tempo libero, per creare una passenger experience totalmente personalizzata.

Infine, il report CC2030 analizza anche il modo in cui i comportamenti di oggi stanno dando forma all'innovazione futura, come le preoccupazioni per il benessere fisico e mentale o la richiesta di città che siano più funzionali per le persone dopo i lunghi periodi di lockdown.

Lutfu Kitapci, Managing Director di Vodafone Smart Tech: “Negli ultimi due anni la connettività è diventata una parte della nostra quotidianità, perché ci ha aiutati a stare vicini alle persone e alle cose più importanti e a risolvere le sfide di tutti i giorni. I risultati del report The Connected Consumer 2030 evidenzia come il ritmo della trasformazione stia crescendo e come noi ne saremo il centro, perché con le nostre soluzioni di connettività aiuteremo governi, aziende e consumatori ad affrontare le grandi sfide della nostra società”.

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Il Mattino