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PERUGIA L’Umbria si colora di arancione chiaro e “vede” le prime riaperture. Si parte con la scuola secondaria di primo grado che da lunedì tornerà in classe, con qualche concessione anche a sport e commercio. Sullo sfondo, una situazione epidemica migliorata, ma anche l’incognita varianti che ispira, come riportato nell’ordinanza regionale che dispone le nuove misure, “la massima precauzione”. Ieri, infatti, con un numero medio di tamponi molecolari, i nuovi positivi sono tornati sopra 200, ma l’incidenza settimanale, per ora, resta “da zona gialla” e la classificazione del rischio assegnata dalla Cabina di regia, “moderata”.
SCUOLA
L’ordinanza regionale numero 28, come anticipato, da lunedì prevede lezioni in presenza anche per le classi seconde e terze medie, mentre gli studenti del secondo grado torneranno in aula al 50%, secondo le turnazioni decise da ogni singolo istituto, da mercoledì e fino al 24 aprile. Attività in presenza consentite nelle scuole secondarie di primo e secondo grado anche per gli studenti che devono sostenere le prove Invalsi. Dal 14, anche i corsi di formazione possono essere svolti in presenza al 50%. Nella seduta di ieri, la Giunta regionale ha inoltre approvato anche la delibera che, condivisa con le rispettive associazioni, consente a studenti e personale scolastico di fare test diagnostici in farmacia gratuitamente e ogni settimana.
ATTIVITÀ SPORTIVE
Da lunedì e sempre fino al 24 aprile, disco verde per alcune attività sportive e motorie. Consentite quelle individuali all'aperto anche all’interno di aree attrezzate e parchi pubblici (nel rispetto dei protocolli anti-Covid. L’attività sportiva di base e motoria in genere svolte all'aperto è consentita anche nei centri e circoli sportivi, pubblici e privati, purché si tratti di sedute individuali. Resta vietato l'uso di spogliatoi interni di tali strutture. Restano in auge eventi e competizioni agonistiche nazionali Coni e Cip sia per sport individuali che di squadra al chiuso o all’aperto ma in entrambi casi senza pubblico.
COMMERCIO
I negozi di vicinato e le medie e grandi strutture commerciali resteranno chiusi solo la domenica. Le attività nei centri commerciali, invece, rimarranno chiuse l’intero fine settimana, fatta eccezione per farmacie, para farmacie, presidi sanitari, ottici, generi alimentari, commercio di autoveicoli e moto cicli, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole, librerie, tabacchi.
I NUMERI
Nel giorno in cui si decidono nuove aperture, il bilancio dei casi giornalieri indica 201 nuovi contagi ma il dato settimanale resta sotto 900 e l’incidenza cumulativa regionale sotto i 100 casi ogni 100mila abitanti.
Il Mattino