I rabbini d'Italia criticano Papa Francesco per non avere mai denunciato pubblicamente il terrorismo di Hamas

I rabbini d'Italia criticano Papa Francesco per non avere mai denunciato pubblicamente il terrorismo di Hamas
In una insolita e durissima nota congiunta i rabbini italiani criticano Papa Francesco per non avere ancora denunciato apertamente il terrorismo di Hamas.  «Ci...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

In una insolita e durissima nota congiunta i rabbini italiani criticano Papa Francesco per non avere ancora denunciato apertamente il terrorismo di Hamas.  «Ci domandiamo a cosa siano serviti decenni di dialogo ebraico-cristiano parlando di amicizia e fratellanza se poi, nella realtà, quando c’è chi prova a sterminare gli ebrei invece di ricevere espressioni di vicinanza e comprensione la risposta è quella delle acrobazie diplomatiche, degli equilibrismi e della gelida equidistanza, che sicuramente è distanza ma non è equa».

Il riferimento è alle due udienze separate delle delegazioni palestinesi e israeliane avvenute ieri, in Vaticano e alle quali hanno fatto seguito diverse polemiche per l'atteggiamento ritenuto ondivago e poco chiaro del Papa. 

Il Papa incontra israeliani e palestinesi, scoppia la polemica sui suoi messaggi

«L’incontro del Papa con i parenti degli ostaggi rapiti da Hamas, da tempo richiesto e sempre rinviato, è stato finalmente possibile perché è stato seguito da un incontro con alcuni parenti di palestinesi prigionieri in Israele, così come riportato dal Papa, mettendo sullo stesso piano innocenti strappati alle famiglie con persone detenute spesso per atti gravissimi di terrorismo. E subito dopo - ha aggiunto - il Papa ha pubblicamente accusato entrambe le parti di terrorismo. Queste prese di posizione al massimo livello seguono dichiarazioni problematiche di illustri esponenti della Chiesa in cui o non c’è traccia di una condanna dell’aggressione di Hamas oppure, in nome di una supposta imparzialità, si mettono sullo stesso piano aggressore e aggredito» si legge nella nota firmata dai rabbini italiani. 

Contraddizioni, incoerenze: qualche volta capita anche al Papa, l'ultimo caso su israeliani e palestinesi

Il Vaticano, per il tramite del cardinale Pietro Parolin, è intervenuto per gettare acqua sul fuoco spiegando che «la Santa Sede cerca in tutti i modi di essere giusta e di tenere in conto le sofferenze di tutti. E anche nel caso di questo terribile attacco che ha subito Israele, che va condannato. Mi pare che da parte della Santa Sede c'è stata una presa di posizione netta nei confronti dell'attacco di Hamas. Non è che abbiamo sorvolato su questo ma allo steso tempo non possiamo neppure ignorare quello che succede dall'altra parte. Ci sono statti tanti morti, tanti feriti, tante distruzioni. Il Papa vuole essere vicino alle sofferenze di tutti». 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino