Mentre un milione e novecentomila abitanti circa della Campania piangono il disastro ambientale della terra dei fuochi, le bonifiche continuano ad essere al palo. Questo, in...
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Attraverso l’intervento di figure legate in misura diversa al tema, il documentario indaga l’impatto della terra dei fuochi sull’ambiente e la salute. Lucia De Cicco, fervente ambientalista dell’associazione E.C.O. della fascia costiera, racconta la sua lotta a difesa del territorio, portando la memoria al tragico giorno in cui davanti Taverna del re, a causa di un incidente, fu avvolta dalle fiamme. La giornalista Cristina Liguori ci porta nel cuore dello scempio ambientale, camminando tra strade lastricate da amianto e rifiuti di ogni tipo. Enzo Tosti, membro del comitato rete di cittadinanza e comunità, ci conduce in un ex sito industriale divenuto sede di scarico di rifiuti tessili e altri materiali che vengono dati alle fiamme sprigionando diossine che si depositano sui campi circostanti. Con l’assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola vengono analizzate le possibili cause dell’incendio di Taverna del re di poche settimane fa e si fa il punto della situazione su ecoballe e inquinamento. Antonio Giordano, oncologo e docente presso l’Università di Philadelphia, illustra gli effetti dell’inquinamento sulla salute e il collegamento tra materiali tossici presenti nelle nostre terre ed il sorgere di malattie tumorali. Infine con Mario De Biase, commissario Resit, viene esplorata l’ex discarica, unico sito in cui stanno avendo luogo operazioni di messa in sicurezza. Il documentario pone l’accento sull’impellente necessità di bonifiche e si rivolge, come attraverso un atto di contrizione, alla madre terra, vittima innocente della mano dell’uomo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino