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Clima e montagne hanno da sempre un rapporto simbiotico e non è certo una novità la connessione fra loro. Un recente studio, però, ha cercato di chiarire meglio il rapporto tra i cambiamenti climatici e lo stato delle nostre montagne. E dalle ricerche è emerso come l’aumento delle temperature con il conseguente scioglimento del permafrost determini instabilità sulle nostre vette. Il fenomeno è stato osservato a partire dalle variazioni dei versanti e dalle frane occorse nel bacino del Rio Solda, in Val Venosta. Qui, da settant’anni, il ciclo sempre più veloce gelo/disgelo rappresenta il pericolo maggiore al di sopra dei 2500 metri. E le rilevazioni dimostrano un incremento dei crolli – soprattutto caduta dei massi – a partire dagli Anni Duemila mentre l’area di distacco si è elevata di 300 metri per l’infiltrazione delle acque dai ghiacciai.
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