I musei più instagrammabili a Roma: qui è vietato entrare senza cellulare!

Nell'era del digitale e dei social, diventati il pane quotidiano di milioni di persone, è impossibile entrare in un locale e non scattare una foto da condividere. A...

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Nell'era del digitale e dei social, diventati il pane quotidiano di milioni di persone, è impossibile entrare in un locale e non scattare una foto da condividere. A Roma sono tante le attrazioni da non perdere ma sono tre i musei a cui è impossibile rinunciare e dove, una volta dentro, non può mancare una foto da pubblicare sui social. Uno dei luoghi più instagrammabili della Capitale è senza dubbio il Museum of dreamers, aperto dal 6 ottobre fino al 28 gennaio 2024, situato al Pratibus District. Costituito da 21 installazioni, ognuna con un tema, chiunque vi entri si lascerà trasportare dalla meraviglia del posto e per qualche ora dimenticherà il mondo fuori. «Rieducare alla cultura dei sogni», è l’obiettivo degli autori della mostra, facendo riferimento ad una società che è in continuo movimento, nella quale è ormai impossibile fermarsi a pensare, lasciarsi andare ai desideri più nascosti, tanta è la frenesia del nostro tempo. Il secondo della lista è il Museo delle Illusioni, in via Merulana 17, un percorso interattivo della durata di un’ora circa. Esso si sviluppa su un unico piano. Settanta attrazioni compongono il museo, alcune appaiono diverse a seconda del punto in cui ci si trova a guardarle, ma non appena si cambia prospettiva si trasformano in qualcos’altro fino a lasciare dubbiosi tutti i presenti, convinti di una determinata cosa. Infine, Ikono situato nel cuore del centro di Roma, nelle vicinanze del Pantheon. Chiunque vi entri ha la sensazione di essere volato in Giappone. L’idea del progetto nasce dal lontano oriente, in particolare dalla foresta di bambù di Arashiyama a Kyoto. Ikono è composto da una serie di sale immersive che portano il visitatore ad uscire dal comfort, riabbracciando il proprio io bambino, cercando quella spensieratezza e semplicità che troppo spesso vengono meno nella routine.

Foto Shutterstock @Annarita Canalella, @Museo delle illusioni, @Matteo Glendening Museo; musica Korben

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Il Mattino