M.Arte, New Dada e Nouveau Réalism tra anni '50 e '60

L’Istituto Comprensivo “D’Aosta” di Ottaviano, ospita il progetto M.Arte, uno dei trentuno progetti a livello nazionale finanziati dalla Direzione Generale...

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L’Istituto Comprensivo “D’Aosta” di Ottaviano, ospita il progetto M.Arte, uno dei trentuno progetti a livello nazionale finanziati dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT, diretta da Federica Galloni con il programma nazionale “Scuola: Spazio aperto alla Cultura”. M.Arte è un percorso didattico multimediale pensato dall’architetto Marco Capasso della Capware Lab per introdurre gli studenti alla bellezza concettuale e provocatoria dell’arte del Novecento ma anche un modo per comprendere come sia possibile oggi comunicare il nostro patrimonio artistico attraverso le possibilità aperte dal digitale.


New Dada e Nouveau Réalism sono due facce della stessa medaglia, con un’importante distinzione l’uno si sviluppa negli Stati Uniti e l’altro in parallelo in Europa. Sulla sponda americana dell’Atlantico risaltano figure quali Robert Rauschenberg e Jasper Johns, su quella europea una folta pattuglia francese (César, Arman, Yves Klein) e l’italiano Piero Manzoni, precursore dell’Arte concettuale. New Dada e Nouveau Réalism riprendono e rielaborano i temi dada, rifiutando l’opera d’arte tradizionale e conferendo valore estetico ai ready-made, gli oggetti “già fatti” e di uso comune. Quest’ultimi possono essere usati e manipolati in vari modi: esempi sono i “combine paintings”, ovvero l’assemblaggio sulla tela di materiali differenti, e le sculture fatte di oggetti accumulati o deformati. Viene inoltre recuperato il gusto della provocazione e dello sberleffo tipico dei dadaisti: la Merda d’artista (1961) di Manzoni ne è immortale testimonianza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino