Napoli bella e dannata, il racconto della community NA__081

Sognare “napoletano” anche se si è lontani dalla città. Sognare in “napoletano” anche se si è fuori...

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Sognare “napoletano” anche se si è lontani dalla città. Sognare in “napoletano” anche se si è fuori dalla Campania, nel Nord Italia, o in qualsiasi altro luogo d'Europa e del mondo. Sentirsi vicini alla bella e dannata Napoli, oggi, è un atto quasi necessario se si è costretti a rinuciare al lungomare Caracciolo, al centro storico, al Vesuvio e a tanto altro.

Napoli città da amare e da odiare. Napoli, città che fa piangere ma anche esplodere di gioia. “Vedi Napoli e poi muori”. Sì, perchè lontani da Napoli un po' si muore dentro,a causa della malinconia, della nostalgia, della “napolitudine”.

Tutte queste contraddizioni, accompagnate da un velo di poesia dialettale che è lo stigma della città partenopea sono state colte, in pieno, da Giovanni Furiano e Giuseppe Liguori, due giovani del centro storico che, tre anni fa, hanno inventato NA__081. Sono loro i fondatori di una pagina Instagram seguita da 165 mila persone in cui i luoghi più iconici della città sono ripresi in diverse fasi del giorno accompagnati da dialoghi tra innamorati, riflessioni interiori come se fossero lo stream of consciousness che, abitualmente, ci investe di fronte a certi paesaggi.

Servizio di Ilaria Cotarella 

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Il Mattino