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(LaPresse) Il Centro operativo della Direzione investigativa antimafia e la Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno provveduto al sequestro di beni per un valore di circa 50 milioni di euro agli imprenditori Antonino Scimone, Antonino Mordà e Pietro Canale, indiziati di appartenenza o contiguità a note cosche della 'Ndrangheta. Le indagini hanno consentito di accertare l'esistenza di un sodalizio criminale dedito alla commissione di gravi delitti, con base a Bianco e proiezioni operative non solo in tutta la la provincia reggina, ma anche in altre regioni italiane e persino all'estero.
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