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Dall’Arcionello con furore. Con la città che si divide tra chi vorrebbe lasciarli fare e chi, al contrario, fargli la festa. I cinghiali stanno diventando habitué della zona dei Cappuccini, ma non solo. Il sindaco Giovanni Arena alza le mani: «Io sto quasi abdicando: abbiamo fatto riunioni in Prefettura e in Provincia, ma deve intervenire la Regione. Tornerò a chiedere un incontro».
Sui social scorrono le immagini e i video, ma anche sul cellulare del sindaco. «Non passa settimana – dice - che non mi arrivi qualche segnalazione.
L’ultima segnalazione ieri sulla pagina Facebook di Viterbo civica: «È un periodo che il quartiere Cappuccini, specialmente via Vicenza e vie limitrofe, è presa di mira da un gruppo di 5-6 cinghiali. Anche stasera hanno fatto la loro comparsa girando come pazzi e rompendo i sacchetti della plastica, spargendola in giro». C’è chi li vede come un pericolo, chi racconta di aver avuto brutte esperienze, chi dà la colpa alla città sporca e chi li difende spiegando che «non fanno male a nessuno, hanno solo fame».
Secondo Arena però «il problema c’è. Abbiamo fatto riunioni – continua - al massimo arrivano ad addormentarli, vedendo dove sta il cinghiale e facendo l’appostamento con le gabbie. Da noi il problema è l’Arcionello, che è parco regionale. Ma solo sulla carta, perché non si è mai intervenuti con la manutenzione, il taglio delle erbe, i viali, le visite guidate, come doveva essere». E invece quello che doveva essere un parco «è diventata una foresta: penso ci saranno 5 o 6 mila cinghiali solo lì dentro. E hanno una riproduzione pazzesca. Poi c’è l’abitudine di dargli da mangiare. Comprensibile, ma il mondo è diviso a metà».
Cosa fare? Il sindaco vede una sola soluzione. «Proporrò di nuovo un incontro con Regione e Provincia – conclude - per arrivare a un intervento più risolutivo».
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