Terrore in Campania. Padre e figlia massacrati in casa: il fratello di lui si uccide in strada

Mario e Antonio Capoluongo
Mario e Antonio Capoluongo
di Marilù Musto
Lunedì 2 Marzo 2015, 19:43 - Ultimo agg. 3 Marzo, 09:50
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Dramma familiare a San Cipriano d'Aversa. Questa sera un uomo, sua figlia e il fratello di lui sono rimasti uccisi durante una lite in via Modena a San Cipriano d'Aversa. É successo poco dopo le 18.30. Sul posto si trova la polizia della questura di Caserta ed i carabinieri della locale stazione.

Il padre Antonio Capoluongo, di 65 anni e sua figlia Ersilia di 47 anni sarebbero stati uccisi a colpi di fucile, all'interno della propria abitazione.

Il terzo cadavere, quello cioè dell'assassino, è stato ritrovatao dagli agenti in strada. Si tratta di Mario Capoluongo, ex muratore di 74 anni.

Presumibilmente preso dal rimorso per il duplice efferato delitto appena compiuto l'uomo ha rivolto lo stesso fucile usato per l'omicidio verso se stesso e si è sparato alla tempia.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che il fratello dell'uomo abbia fatto irruzione nella casa dei suoi familiari uccidendoli, dopo una furibonda discussione, poi sarebbe uscito in strada, togliendosi anche lui la vita.

Secondo quanto si è appreso, i tre vivevano nell'abitazione dove è avvenuta la tragedia. La Polizia di Stato sta cercando di appurare le ragioni che hanno portato l'ex muratore a uccidere il fratello e la nipote.

Gli investigatori della Squadra Mobile stanno ora ascoltando i vicini di casa. Al momento, contrariamente a quanto si era ipotizzato in un primo momento, non sembra che il gesto sia da ricondurre a una lite familiare. I vicini, in particolare, hanno descritto la famiglia Capoluongo come unita e tranquilla.

Proseguono comunque le indagini per accertare non solo il reale motivo che ha scatenato la furia omicida dell'uomo ma anche l'esatta dinamica dei fatti.

Pare infatti che potrebbe essere stata una discussione per motivi di eredità a scatenare il raptus omicida di Mario Capoluongo.ipotesi su cui indagano gli investigatori della Squadra Mobile di Caserta; alcuni parenti, sentiti dagli inquirenti, avrebbero confermato la circostanza che tra i due fratelli, di recente, c'erano state delle liti relative alla divisione dell'edificio di due piani in via Modena in cui vivevano e dove è avvenuta la tragedia.

Mario, intorno alle 19, dopo la discussione con il fratello Antonio, avvenuto in un cortile esterno dell'abitazione che dà sulla strada, avrebbe imbracciato il fucile regolarmente detenuto facendo fuoco e ferendolo gravemente. A quel punto il 74enne sarebbe tornato nell'abitazione, nel cortile interno, dove c'era la nipote Ersilia. Ha fatto nuovamente fuoco e l'ha uccisa sul colpo.

Dopo, resosi probabilmente conto della gravità dell'azione commessa, si è seduto su una sedia e si è puntato il fucile alla gola uccidendosi; è così, ancora seduto, che lo hanno trovato, pochi istanti dopo, gli agenti della Polizia di Stato che erano intervenuti per soccorrere il fratello Antonio. Quest'ultimo è poi morto all'ospedale di Aversa. Resta comunque ancora in piedi l'altra ipotesi dell'omicidio avvenuto per pietà.

«Siamo sgomenti per questa tragedia perché era una famiglia molto conosciuta e rispettabile. Nella mia amministrazione ci sono molte persone che conoscevano bene Antonio Capoluongo». Così il sindaco di San Cipriano d'Aversa, Vincenzo Caterino, ha commentato l'omicidio-suicidio avvenuto in serata nel paese del Casertano.

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