Ischia, obbligo dimora per consigliere regionale. Arrestato ex comandante dei vigili, indagato sindaco di Barano

Ischia, obbligo dimora per consigliere regionale. Arrestato ex comandante dei vigili, indagato sindaco di Barano
di Massimo Zivelli
Venerdì 9 Ottobre 2015, 08:08 - Ultimo agg. 10 Ottobre, 09:47
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ISCHIA - È stato arrestato alle prime luci dell'alba l'ex comandante dei vigili urbani di Barano Antonio Stanziola con l'accusa di peculato e corruzione. A carico di Maria Grazia Di Scala, attualmente consigliere regionale di Forza Italia, è stata emessa una ordinanza di obbligo di dimora. Indagato per abuso d'ufficio risulta anche essere il sindaco di Barano, Paolino Buono.







Le indagini. L'inchiesta avviata nel 2013, fa riferimento all'uso privato che l'allora comandante dei vigili urbani faceva dell'auto di servizio per andare a fare la spesa al mercato. L'interesse della Procura poi si è allargato alla presunta attività dello Stanziola, il quale abusando della sua carica, avrebbe chiesto tangenti agli operatori del mercato comunale per ottenere licenze ed autorizzazioni. Il sindaco è indagato assieme ad un funzionario dell'ufficio commercio, per il rilascio di una di queste autorizzazioni.



L'esponente di Fi. A sorpresa, il coinvolgimento dell'esponente di Fi. Maria Di Scala infatti, nel suo ruolo di avvocato, difendeva uno degli operatori mercatali sottoposto a ricatto a fini estorsivi. Il coinvolgimento della Di Scala nell'inchiesta inoltre, rappresenta una sorpresa anche sotto il profilo politico essendo stata la stessa, per lunghi anni il capo della opposizione alle giunte di centrosinistra che guidano il comune da più di un trentennio. L'operazione è stata delegata ai carabinieri della compagnia di Ischia.



La vicenda dell'albergo. Maria Di Scala, attuale consigliere regionale di Forza Italia e per anni capogruppo di opposizione al Comune di Barano d'Ischia, sottoposta alla misura restrittiva dell'obbligo di dimora, risulterebbe indagata per il reato di falso materiale commesso quando all'epoca dei fatti assisteva come legale di fiducia, Raffaele Piro (titolare di un piccolo albergo ai Maronti) sarebbe stato favorito dall'arrestato Antonio Stanziola in una vicenda legata ad un abuso edilizio. Anche Piro risulta indagato per questo.



I reati contestati al tenente. Corruzione in atti giudiziari, commessa in accordo con un giudice di Corte d'Appello di Napoli. E' il reato per il quale Antonio Stanziola, il tenente dei vigili urbani di Barano d'Ischia arrestato questa mattina nell'ambito dell'inchiesta free market, risulta sotto inchiesta da parte della Procura di Roma, assieme ad un giudice, presidente di Corte d'Appello a Napoli, Maurizio Stanziola, che risulta essere suo cugino di primo grado.
A carico del magistrato, per i fatti contestati, è in essere un procedimento d'indagine da parte del Csm. I fatti: nel 2013 il parente giudice chiede ed ottiene dal cugino responsabile dell'Utc comunale, l'autorizzazione a creare un accesso carrabile alla villa di proprietà del giudice stesso. In cambio, l'ufficiale dei vigili urbani chiede ed ottiene dal cugino giudice che figura anche quale togato della commissione tributaria regionale, che venisse archiviato un procedimento sanzionatorio aperto dalla guardia di finanza di Ischia contro il suo dentista di fiducia. L'inchiesta romana è tuttora in corso, ma concorre a delineare nei confronti di Antonio Stanziola, il quadro operativo all'interno del quale l'indagato era solito agire.




L'elenco degli indagati. Si allunga intanto l'elenco degli indagati. Oltre al sindaco Paolino Buono, compare anche il nome dell'attuale comandante dei vigili urbani, Ottavio Di Meglio. Poi ci sono Antonio Schiano e Giorgio Vuoso. Questi ultimi due, destinatari di un provvedimento di obbligo di presentazione.



Le estorsioni. Anche 200 panini fra le richieste estorsive poste in essere da Antonio Stanziola. Il tenente dei vigili urbani di Barano, trasferito in tarda mattinata al carcere di Poggioreale, abusando della sua veste, avrebbe chiesto piu volte somme di danaro o merci in cambio di autorizzazioni ai venditori ambulanti in occasioni di mercatini e fiere. Salta all'occhio fra le altre riportate nelle circa 300 pagine dell'ordinanza della Procura, anche la singolare estorsione ai danni del panettiere Alessandro Slama di Ischia, consistente nella fornitura - in cambio del permesso per uno stand di 2 mq nella fiera "Ischia Expo'" - gratuita di 200 panini che poi sarebbero stati venduti sempre in fiera, ma nello stand della pro loco, una no-profit attraverso la quale lo Stanziola in concorso con i legali rappresentanti dell'associazione, faceva transitare soldi e merci frutto delle azioni estorsive ai danni degli ambulanti espositori.



«Chiarirò al gip». «Da cittadino, ancorché da avvocato, ho un'assoluta fiducia nella magistratura il cui lavoro è più che doveroso, anche se non nascondo una certa sorpresa per il mio presunto coinvolgimento, seppur marginale, in un'inchiesta di così notevole rilevanza». Lo dichiara Maria Grazia Di Scala, il consigliere regionale campano di Forza Italia, raggiunta da un'ordinanza di misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di residenza nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Napoli, sezione reati contro la pubblica amministrazione. Per Di Scala si tratta di «un'inchiesta che parte da lontano e che va certamente approfondita e portata avanti con la massima determinazione. Sono personalmente tranquilla - aggiunge - e confido nell'esito positivo del chiarimento che terrò nei prossimi giorni davanti al gip».
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