Scampia. Baby-campione di Judo bocciato a scuola, Napolitano risponde al suo appello

Scampia. Baby-campione di Judo bocciato a scuola, Napolitano risponde al suo appello
di Alessandro Bottone
Sabato 2 Agosto 2014, 13:03 - Ultimo agg. 17:29
3 Minuti di Lettura

Segui Il Mattino su Facebook, clicca qui



Mario Petrosino è un ragazzo di 17 anni, vive a Scampia, e il suo sogno è diventare un campione di judo. Proprio lì, nel quartiere conosciuto per il più alto tasso di dispersione scolastica della città, Mario combatte per ritornare tra i banchi di scuola.

Nonostante la bocciatura, dovuta alle assenze per impegni sportivi, ha voglia di continuare.

Il problema è proprio il costante impegno del giovane nello sport: allenamenti e gare lo tengono lontano da casa. A Mario, però, la scuola piace e si è sempre impegnato: «Mi sono distinto, almeno da come risulta dai vecchi scrutini, per tenacia e preparazione» scrive in una lettera inviata ai suoi professori dell’Istituto I.T.I.S. Galileo Ferraris di via Labriola a Napoli, dove avrebbe dovuto frequentare il quinto anno.

Seguito dal Maestro Gianni Maddaloni, Mario ha una giornata molto fitta. Alle sei del mattino ha il primo allenamento. Poi c’è la scuola. Nel pomeriggio ancora palestra, fino a tardi. «Ho imparato tanto in questi anni di scuola» - continua nella lettera - «Amo questo sport. Sacrifici e ancora sacrifici. Non immaginate neanche lontanamente quello che tutti i giorni faccio. Per voi – si rivolge agli insegnanti - l’importante è che sia presente ad ogni vostro appello, il resto non importa».

La vicenda di Petrosino ha interessato anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. A far giungere la notizia fino al Colle è stato Gianluca Attanasio, campione di nuoto, nonché blogger e attivista per la difesa dei disabili, che nella lettera inviata al Capo dello Stato ha descritto il disagio di Mario, costretto a scegliere tra scuola e sport. Un bivio di fronte al quale il diciassettenne di Scampia non ha dubbi: «Io scelgo il judo perché è il mio futuro, i professori non mi sono venuti incontro».

L’ultimo risultato portato a casa da Petrosino è la convocazione al campionato d’Europa Cadetti ad Atene. Negli ultimi due anni è arrivato sul podio per ben tredici volte, di cui cinque come primo classificato. A Genova, Paola, Salerno ma anche in Svizzera, Portogallo, Repubblica Ceca e Croazia, per citarne alcune.

Il problema di Mario ha un precedente: quello di Pino Maddaloni. Lo ricorda il padre Gianni: «Pino studiava anche di notte, ma non veniva messa in evidenza la sua eccellenza sia di campionissimo che di sacrificio allo studio», mentre le sue vittorie sportive erano viste come una sorta di privilegio.

La risposta del Colle sulla vicenda Petrosino è stata positiva: «Il Presidente Napolitano mi ha incaricato di trasmettere la lettera al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per un esame della vicenda», scrive Carlo Guelfi, consigliere del Capo dello Stato.

Leggi Il Mattino per tre mesi a soli 9.99€ - Clicca qui per la PROMO