Muore in clinica al Vomero subito dopo il cesareo: è giallo

Muore in clinica al Vomero subito dopo il cesareo: è giallo
di Elena Romanazzi
Mercoledì 9 Luglio 2014, 03:49 - Ultimo agg. 13 Luglio, 08:59
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NAPOLI - Se n'è andata poco dopo aver visto la sua bimba, la figlia tanto desiderata e venuta al mondo con un parto cesareo. Una bimba paffutella, grande, quasi quattro chili, bella come la sua mamma, Alessandra De Simone, 36 anni appena, deceduta subito dopo il parto in circostanze tutte da accertare.



È entrata due giorni fa per partorire in anticipo rispetto alla data prevista a Villa delle Querce, una clinica privata convenzionata con il servizio sanitario nazionale, situata al Vomero e specializzata proprio in ginecologia.



La decisione di anticipare il parto è stata presa la scorsa settimana. Giovedì ad Alessandra viene fatto il monitoraggio di rito. La ginecologa che ha seguito tutta la gravidanza, Gelsomina Lombardi, decide che è meglio anticipare i tempi e sospetta che i conti fatti siano sbagliati. La piccola è grande, è già in posizione, aspettare la naturale rottura delle acque è rischioso e si decide la data del ricovero. Lunedì entra in clinica. Alla giovane vengono fatte tutte le analisi previste in questi casi, prelievo del sangue, elettrocardiogramma, tutto il necessario. Non c'è un valore che risulti sballato o che induca l'equipe medica a soprassedere sull'intervento. Entra la mattina, fa le analisi. Esce per poi ritornare per il ricovero nel tardo pomeriggio. Ripetono il tracciato e a tarda sera, come raccontato dal compagno agli agenti del commissariato Dante, viene effettuata una nuova ecografia e per i dolori le viene praticata una iniezione di Bentelan.



Per l'intervento si sceglie l'epidurale. È una prassi, questa, molto diffusa che consenta alla puerpera di vedere subito il piccolo senza aspettare la fine di una anestesia totale.

Ad Ale, come spesso la chiamavano i suoi amici, solo per poco è stato possibile sentire il calore della figlia. Lei e il suo compagno avevano deciso già da tempo di chiamarla Isabell, alla francese.

Cosa è accaduto? Il compagno Ivano Iacomino, Pr di professione, molto conosciuto negli ambienti della movida, di buon ora è andato in clinica. La coppia era stata avvertita che erano primi nella lista degli interventi. Le vengono fatti altri esami. Un nuovo tracciato e alle nove, con le sue gambe Alessandra è entrata in sala operatoria accolta dalla sua ginecologa. Ma il clima era sereno. L'attesa gioiosa. Il primo figlio era stato messo in cantiere dopo dieci anni di amore e dopo aver acquistato una casetta a San Giorgio a Cremano.



Intorno alle 9.30 portano la piccola al padre. Ivano è insieme a tutta la famiglia, il nonno Mimmo Iacomino, la sorella Elena, i cognati e la mamma di Alessandra, Anna e la sorella Rita. C'è una grande gioia per la nascita di questa bimba, attesa da tempo. Ivano chiede della compagna: «Come sta? Tutto bene?». «Non si preoccupi - rispondono - a breve esce, tempo dieci, quindici minuti ora arriva». Risposte evasive. Rita, la sorella di Alessandra alle 10.35, riceve un telefonata dalla ginecologa che la avverte delle complicazioni e la invita ad andare subito in sala operatoria.



La scena è terribile. La Lombardo spiega che Alessandra ha avuto un arresto cardiocircolatorio. Tentano, almeno questa è la scena che si presenta davanti agli occhi del compagno e della sorella, di rianimarla in tutti i modi. Viene utilizzato il defibrillatore e una iniezione al cuore mentre la famiglia chiedeva l'intervento del 118 per il trasferimento di Alessandra in una struttura con la rianimazione.

Non c'è nulla da fare. I medici del 118 non possono fare nulla perchè il cuore di Alessandra non riprende a battere e dal suo corpo continuava ad uscire sangue come se ci fosse stata una fortissima emorragia.



Ivano chiede subito l'intervento della polizia. La sua compagna era sana ed aveva avuto l'impressione, guardando tutte le manovre effettuate per rianimarla che in realtà fosse già morta prima. La cartella clinica è stata sequestrata. L'uomo, accompagnato dal legale di fiducia Antimo D'Alterio e Giuliano Russo ha presentato denuncia al commissariato Dante. Oggi verrà deciso quando effettuare l'autopsia sul corpo della giovane donna, madre, ma solo per pochi attimi.



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