Comunali Napoli, il sondaggio: Di Maio
​davanti a tutti, l'effetto Bassolino non si vede

Comunali Napoli, il sondaggio: Di Maio ​davanti a tutti, l'effetto Bassolino non si vede
di Paolo Mainiero
Domenica 11 Ottobre 2015, 02:04 - Ultimo agg. 12 Ottobre, 08:38
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Movimento Cinque Stelle primo partito, Luigi Di Maio l'avversario da battere. Bene Gianni Lettieri (meglio di Mara Carfagna), non bene il centrodestra. Va male il centrosinistra, Antonio Bassolino non sfonda. Luigi de Magistris tiene ed è più che mai in gioco. È il quadro che emerge dal sondaggio Ipr-Marketing per Il Mattino.



Manca ancora molto alle elezioni ma la gara per Palazzo San Giacomo è già iniziata ed è quanto mai incerta. Gli elementi di riflessione sono molteplici. Uno su tutti riguarda gli schieramenti tradizionali: centrosinistra e centrodestra non monopolizzano più lo scenario, anzi i candidati «liberi» dai partiti appaiono più competitivi: è il caso del grillino Di Maio e di de Magistris ma pure di Gianni Lettieri che ottiene un gradimento maggiore se sondato come indipendente. Antonio Bassolino non sfonda, anzi alla domanda se si è favorevoli o contrari alla sua candidatura il 70 per cento si dice contrario e di questo 70 per cento il 47 appartiene a elettori del Pd.





Il sondaggio prende in considerazione quattro scenari con cinque nomi e una «ics». La «ics» riguarda il Movimento Cinque Stelle. Il candidato sondato è Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e secondo molti osservatori destinato ad assumere la leadership del movimento. Di Maio è un candidato che piace, che riscuote consensi, ma non è scontato che sarà lui a scendere in campo perchè i Cinque Stelle hanno regole molto precise nella selezione dei candidati e le regole prevedono che chi ha già un incarico non può concorrere a un altro e prevedono anche che la scelta del nome è affidata alla rete. Dunque, ecco la «ics», il candidato anonimo. Per il centrosinistra e il Pd è stato sondato Bassolino, che non ha mai detto che sarà della partita ma che si muove come chi è pronto a scendere in campo e attende solo il momento giusto, cioè che il partito indichi la data delle primarie. Altri due nomi sono quelli di Luigi de Magistris e Gianni Lettieri. Il sindaco è già in campagna elettorale, è già in fase avanzata nella organizzazione delle sue liste. Così può dirsi anche per Lettieri, suo avversario cinque anni fa. L'imprenditore si candida - ci tiene a precisare - alla testa di liste civiche. Se poi il centrodestra intende sostenerlo, benvenga. Un'alternativa a Lettieri è Mara Carfagna, sollecitata da Silvio Berlusconi che la ritiene un nome competitivo, una proposta giovane e in grado di interpretare l'ansia di rinnovamento: ma l'ex ministro ha più volte fatto capire di non essere interessata.

Le intenzioni di voto raccolte da Ipr-Marketing dicono che Di Maio è il candidato più forte. O, meglio, dicono che con Di Maio in campo i grillini vanno sicuramente al ballottaggio come primi (30 per cento). Il suo avversario sarebbe Lettieri (26). Terzi ex aequo (al 21) Bassolino e de Magistris. Premesso che alle elezioni mancano ancora otto mesi, va detto che tra i candidati le distanze non sono abissali: pochi punti separano l'uno dall'altro, con l'eccezione del solito Di Maio che in un secondo scenario, quello con la Carfagna al posto di Lettieri, distanzia l'ex ministro del centrodestra di sette punti (31 a 24). Ma in questo caso de Magistris sarebbe terzo da solo con Bassolino ultimo. Il terzo e il quarto scenario cambiano il quadro perchè non c'è Luigi Maio ma mister (o miss) «ics». In entrambi i casi ad andare al ballottaggio, ma da primo, è il candidato del centrodestra, che sia Gianni Lettieri (28 per cento) o Mara Carfagna (26). Cambia però il competitor: al secondo turno arriverebbe de Magistris che nelle intenzioni di voto stacca Bassolino di un paio di punti. Solo ultimo sarebbe il candidato (oggi anonimo) del Movimento Cinque Stelle. È un dato che potrebbe far riflettere i grillini: è possibile che per le comunali a Napoli (e a Roma) si faccia un'eccezione alla regola per mettere in campo il candidato più forte? Alla domanda prova a rispondere il sondaggio: il 44 per cento del M5S sceglierebbe un nome già conosciuto; il 40 intende seguire la strada maestra delle consultazioni in rete. Fra l'altro, va sottolineato un altro dato: se valutato come indipendente dai partiti Gianni Lettieri va anche meglio toccando il 35 per cento e addirittura c'è una percentuale (il 20) di elettori che lo vedrebbe bene anche come candidato del centrosinistra. Non sfugge, infine, un altro elemento: in nessuno dei quattro scenari ipotizzati da Ipr-Marketing Bassolino va al ballottaggio.



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