Pompei, sei domus riaperte e un nuovo logo

Pompei, sei domus riaperte e un nuovo logo
Domenica 13 Dicembre 2015, 10:21
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Un piede enorme. Pezzi di gambe. Una grossa mano. Una testa. Ma anche affreschi, vasi, piccole statue di bronzi. È quel che resta di Eracle, il figlio di Zeus, l’eroe che ha sempre rappresentato il coraggio dell’uomo che vince le sfide provocate dagli dei, nei reperti abbandonati nei depositi del Museo Nazionale Archeologico di Napoli insieme a tanti altri «invisibili».

Da oggi una mostra li riporta alla luce: si chiama infatti «Eracle liberato dal buio dei magazzini» l’esposizione che si inaugura alle 16,30 (alle 12 e alle 15,30, nella sala del Toro Farnese, l’Accademia Barocca di Santa Cecilia diretta da Federico Maria Sardelli eseguirà musiche di Alessandro Scarlatti).

Allestita nel salone della Meridiana, la mostra si articola in dodici sezioni, tante quante sono le fatiche di Ercole, ciascuna delle quali è raccontata attraverso una particolare raccolta. In esposizione ci sono poco più di 50 opere, alcuni affreschi pompeiani, come quello che ritrae Ercole con Onfale o quello in cui l’eroe bambino caccia i serpenti, i vasi della collezione magno greca, bronzetti di varia natura e alcune sculture. Come il colossale piede di cui si ignora la provenienza ma certamente appartenuto ad una statua di Ercole, o la testa e la mano che sono porzioni del calco dell’Ercole Farnese in mostra al Mann, realizzato per la stazione Museo della metropolitana di Napoli. «Pezzi diversi e di origine diversa selezionati da Valeria Sanpaolo - dice il direttore del Mann Paolo Giulierini - che hanno però in comune tutti la stessa provenienza: l’oblio dei magazzini.

Questa mostra, così come quella sui ”capolavori invisibili” dimostra che basta lavorare sul tema giusto per liberare i dai depositi i nostri tesori». La mostra chiuderà il 31 gennaio, in tempo per preparare il salone della Meridiana ad accogiere Il Tuffatore di Paestum e il riallestimento della mostra «Mito e natura» che sbarca in primavera a Napoli dopo il Palazzo Reale di Milano. Grande successo a Washington, intanto, per le sculture pompeiane del Fauno danzante, del Corridore e la statuetta in bronzo, rame e argento raffigurante Alessandro Magno a cavallo prestate dal Mann alla National Gallery of Art dove è stata appena inaugurata la mostra «Potere e Pathos». Pronti ad incantare il Texas, invece, i reperti delle ville di Poppea e di Lucius Crassius, compresi i famosi ori, che sbarcheranno presto ad Austin dove a gennaio si inaugurerà una mostra sulle meraviglie di Oplontis. A febbraio seconda tappa canadese, a Montreal dopo Toronto, della mostra «Pompeii in the shadow of the volcano».

Sovrintendenza e Mann stanno poi lavorando anche alla mostra che da giugno porterà in Giappone l’immagine di Pompei, cinque tappe dopo l’inaugurazione a Tokyo. Già programmate altre «trasferte» in Ungheria e a New York. La cultura, dunque, fa «volare» la Campania. La scorsa domenica gratuita Pompei e poi la Reggia di Caserta erano seconde e terze dopo il Colosseo per numero di visitatori. E non è un caso che il ministro dei Beni culturali e del Turismo, che oggi è al San Carlo per la prima della «Carmen», torni sotto il Vesuvio il 23 dicembre. Franceschini sarà a Pompei per inaugurare l’apertura di sei nuove domus: alle cinque già annunciate (Criptoportico, casa di Paquio Proculo, casa del Frutteto, casa del Sacerdos Amandus e della Fullonica di Stefano) potrebbe aggiungersi infatti anche la casa dell’Efebo i cui lavori di restauro sono stati terminati. In occasione della visita del ministro verranno anche presentati il nuovo logo e la nuova immagine del sito archeologico, il piano della comunicazione che era previsto dal Grande Progetto Pompei, la nuova guida e la nuova mappa degli Scavi.

Sarà illustrato anche il progetto per la nuova segnaletica interna che dovrà consentire ai turisti di orientarsi meglio negli Scavi anche grazie all’uso di alcune immagini di archivio, che nelle intenzioni del sovrintendente Massimo Osanna dovrebbe essere pronto per Pasqua. Dopo Torino e Napoli, prima proiezione «in casa» anche per «Pompei eternal emotion» il video girato negli Scavi da Pappi Corsicato, commissionato da Scabec e Mibact per portare in giro per il mondo la suggestione senza tempo dell’antica città romana.