Parte il recupero delle Torri Aragonesi: via clochard, topi e siringhe | Foto e video

Parte il recupero delle Torri Aragonesi: via clochard, topi e siringhe | Foto e video
Lunedì 3 Agosto 2015, 14:56 - Ultimo agg. 16:24
3 Minuti di Lettura

Aperto questa mattina il cantiere per il restauro delle torri del Carmine di via Nuova Marina e per la riqualificazione della zona circostante. Si partirà delimitando l’area delle due torri aragonesi e del settecentesco​ «vado del Carmine​», creando un sistema d’impalcature per indagare lo stato di conservazione dei monumenti e le condizioni di staticità. Successivamente sarà redatto un progetto integrato, che comprenderà anche il restauro della fontana della Marinella – oggi semidistrutta e usata come sversatoio – la bonifica delle superfici e dei fossati, anch’essi intasati di rifiuti, e il recupero delle superfici erbose.

L’avvio del cantiere è stato preceduto da un intervento dei servizi sociali del Comune che, in collaborazione con le forze dell’ordine, hanno sgomberato pacificamente l’area, ricovero abituale di numerosi senzatetto, accompagnati e assistiti dagli operatori della direzione Welfare.

La zona sarà perimetrata e soggetta a vigilanza per tutta la durata dei lavori.

Il progetto di riqualificazione e restauro fa parte dell’iniziativa «Monumentando», nell’ambito della quale sono già stati recuperati altri monumenti come la Fontana del Carciofo e la Fontana Spina Corona. Una ditta privata sosterrà l’intera spesa per il restauro e la riqualificazione in cambio dell’esposizione di pannelli pubblicitari. In questo modo tutti i lavori, che saranno effettuati sotto la supervisione di responsabili comunali, saranno a spesa zero per il Comune.

«Le Torri Aragonesi a via Marina una delle porte d'accesso della città di Napoli - denunciano Francesco Emilio Borrelli consigliere regionale di Davvero Verdi e Gianni Simioli della Radiazza che da anni denunciano lo stato di degrado che ha colpito la zona - sono ormai state trasformate da tempo in una discarica puzzolente a cielo aperto. La situazione è davvero critica e potrebbe provocare un nuovo rogo dei materiali che si trovano nei fossati. Tra l'altro sotto una delle torri c'è una distesa di migliaia di siringhe usate pericolosissime abbandonate prevalentemente da eroinonomani. Per non parlare delle battaglie furiose che avvengono la notte tra i barboni che hanno allestito un rifugio pieno di rifiuti tra le torri e i grossi topi famelici e aggressivi della zona che frequentemente partono all'assalto dei clochard alla ricerca di cibo. Uno scenario apocalittico in pieno centro cittadino che dura da troppo tempo. Finalmente stamane il progetto Monumentando ha dato il via al restauro del monumento cittadino».

Giuliano Annigliato rappresentante della società sponsor dell'iniziativa ha spiegato che ci vorranno almeno 24 mesi per riqualificare, restaurare e bonificare l'area. Stamattina il personale della società supportato da vigili Urbani, carabinieri e personale dell'ABC ha iniziato a pulire la zona e a montare le impalcature.

© RIPRODUZIONE RISERVATA