Napoli ricorda Leonardo Sciascia a 25 anni dalla scomparsa dello scrittore

Napoli ricorda Leonardo Sciascia a 25 anni dalla scomparsa dello scrittore
Mercoledì 19 Novembre 2014, 15:27 - Ultimo agg. 17:46
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Da domani e fino a sabato Napoli celebra Sciascia, a venticinque anni dalla morte. Quest’anno il V Leonardo Sciascia Colloquium, dal titolo Sciascia e i suoi filosofi, si svolgerà venerdì 21 e sabato 22 novembre nella cornice prestigiosa del Palazzo Serra di Cassano, sede dell’Istituto per gli Studi Filosofici di via Monte di Dio, 14 a Napoli.



Dopo la conferenza stampa di presentazione del quarto fascicolo (2014) della rivista annuale internazionale di studi sciasciani “Todomodo”, verrà affissa una lapide commemorativa sul portone di Via Egiziaca del Palazzo da cui uscì la carrozza che portava al patibolo Gennaro Serra di Cassano, nei giorni della repressione della Repubblica Napoletana del 1799.



Non è stato prima d’ora intrapreso nessun lavoro sistematico su Leonardo Sciascia dal

punto di vista filosofico e con la strumentazione dei filosofi, ma hanno prevalso le analisi

letterarie.



Gli Amici di Leonardo Sciascia e la Casa Editrice Leo S.Olschki annunciano l’uscita del quarto fascicolo di Todomodo, la rivista internazionale di studi sciasciani, fondata nel 2011, diretta da Francesco Izzo e Carlo Fiaschi, che fa il punto sullo scrittore di Racalmuto pubblicando ogni anno ricerche, studi e approfondimenti intrapresi nel mondo nelle più diverse discipline di cui si è fatto interprete Leonardo Sciascia, dalla letteratura alla filosofia, dalla politica alle arti figurative, dal diritto alla riflessione scientifica.



E pur tuttavia Sciascia, come tanti grandi scrittori, ha letto molti libri, anche filosofici, facendo trasparire nella sua opera predilezioni esplicite per pensatori di ogni tempo, da Gorgia, a Blaise Pascal, da Michel de Montaigne a François de La Rochefoucauld, da Voltaire a Denis Diderot, da José Ortega y Gasset a Giuseppe Rensi, da Paul Valéry, a Michel Foucault.





Come tutti i grandi scrittori, Sciascia ha fatto tesoro di riflessioni filosofiche proposte diffusamente nei suoi scritti, si è impossessato di citazioni e ragionamenti dei suoi pensatori facendoli propri. Con il suo Pierre Bayle ha scritto in Cruciverba: «Io non so che cosa sia la meditazione sistematica e ordinata su un argomento, e mi capita di smarrirmi

facilmente, di uscire spesso dal seminato, di inoltrarmi in luoghi dove è ben difficile scorgere una strada;



insomma sembro fatto apposta per fare uscire dai gangheri un dottore che esige in ogni cosa metodo e

regolarità» (da Pensées sur la comète, 1681).

Accogliendo la sua sfida di «fare uscire dai gangheri» chi « esige in ogni cosa metodo e regolarità », il quinto Leonardo Sciascia Colloquium si pone quindi la questione: « Vi è una filosofia di Sciascia ?»; «Si può ritenere Sciascia, oltre che un grandissimo scrittore, anche un pensatore originale?».