Papa Francesco: «La lista dei prezzi per i sacramenti è uno scandalo, denunciate il traffico di soldi»

Papa Francesco: «La lista dei prezzi per i sacramenti è uno scandalo, denunciate il traffico di soldi»
Venerdì 21 Novembre 2014, 12:12 - Ultimo agg. 20:10
3 Minuti di Lettura

Dio non ha niente a che vedere con i soldi, e la Chiesa non può essere «affarista». Papa Bergoglio lo ha detto nella omelia della messa a Santa Marta, commentando il brano del vangelo in cui Gesù caccia i mercanti dal Tempio.

«Ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente».

Coraggio di denunciare. E il Papa chiede anche ai «laici» il coraggio di denunciare «in faccia al parroco» il traffico di soldi in parrocchia.

Stralci della omelia sono pubblicati dalla Radiovaticana.

Cacciare i mercanti dal tempio. «Gesù nel racconto del vangelo caccia i mercanti dal Tempio, perchè hanno trasformato la casa di preghiera in un covo di ladri. Quello di Gesù - ha spiegato il Papa - è un gesto di purificazione: «il Tempio era stato profanato» e con il Tempio, il popolo di Dio. Profanato con il peccato tanto grave che è lo scandalo.

E' come la corruzione. «La gente è buona - ha osservato papa Francesco - la gente andava al Tempio, non guardava queste cose; cercava Dio, pregava, ma doveva cambiare le monete per fare le offerte». Il popolo di Dio andava al Tempio non per questa gente, per quelli che vendevano, ma andava al Tempio per Dio e «lì c'era la corruzione che scandalizzava il popolo». «Io penso allo scandalo che possiamo fare alla gente con il nostro atteggiamento - ha sottolineato - con le nostre abitudini non sacerdotali nel Tempio: lo scandalo del commercio, lo scandalo delle mondanità. Quante volte vediamo che entrando in una chiesa, ancora oggi, c'è lì la lista dei prezzi» per il battesimo, la benedizione, le intenzioni per la Messa.

L'aneddoto. Papa Bergoglio ha quindi raccontato un episodio da lui vissuto quando era un giovane sacerdote. «Una volta, appena sacerdote, - ha riferito - io ero con un gruppo di universitari, e voleva sposarsi una coppia di fidanzati. Erano andati in una parrocchia: ma, volevano farlo con la messa. E lì, il segretario parrocchiale ha detto: 'No, no: non si puo. Ma perchè non si può con la messa? Se il Concilio raccomanda di farlo sempre con la messà. No, non si può, perchè più di 20 minuti non si puo. Ma perchè? Perchè ci sono altri turni. Ma, noi vogliamo la messa!. Ma pagate due turni!. E per sposarsi con la Messa hanno dovuto pagare due turni. Questo è peccato di scandalo».

No alla chiesa affarista. «Ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente - ha detto Bergoglio - Non ce la fa a perdonare! E lo scandalo, quando il Tempio, la Casa di Dio, diventa una casa di affari, come quel matrimonio: si affittava la chiesa. Ma perchè Gesù ce l'ha con i soldi, ce l'ha con il denaro? - ha chiesto il Papa - Perchè la redenzione è gratuita; la gratuità di Dio Lui viene a portarci, la gratuità totale dell'amore di Dio. E quando la Chiesa o le chiese diventano affariste, si dice che ...eh, non è tanto gratuita, la salvezza. È per questo che Gesù prende la frusta in mano per fare questo rito di purificazione nel Tempio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA