La 'dama bionda' a cena con Scajola prima dell'arresto. «In camera per evitare gossip»

La 'dama bionda' a cena con Scajola prima dell'arresto. «In camera per evitare gossip»
di Giuseppe Crimaldi
Martedì 13 Maggio 2014, 11:53 - Ultimo agg. 16:14
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Ma quale mistero, che liaison? Claudio Scajola l’ho conosciuto solo un paio di mesi fa e con lui ci siamo visti per parlare delle cose che non vanno all'interno di Forza Italia in Campania, e degli ”steccati” che qualcuno ha innalzato tra Napoli e Roma... Altro che Dolce Vita romana.



Rosa Criscuolo appare sorpresa dell’improvvisa notorietà di essere indicata come la dama bionda che ha trascorso l’ultima sera vissuta da uomo libero dell'ex ministro dell'Interno finito nei guai per un’indagine che l’ha portato in carcere. «Mamma mia, e chi se lo aspettava? Tutto questo clamore per così poco. Mi hanno fatto diventare la Candy Candy di Forza Italia...». Rosa Criscuolo, in passato aspirante soubrette, lavora ora da avvocato in uno studio legale e spiega che si occupata di diritto familiare e di rappresentare i contribuenti nei ricorsi a Equitalia. Ma, su tutto, resta una passione irrefrenabile: quella per la politica. Prima ex militante del Pd, poi pasionaria radicale e, oggi, orgogliosamente iscritta a Forza Italia.



Allora venerdì scorso lei era all’hotel Imperiale di via Veneto con Scajola. Come mai?

«Con Scajola avevo un appuntamento, era stato lui a darmelo: ci siamo conosciuti due mesi fa e lui, sapendo che io avevo costituito un gruppo di iscritti che sollecitano maggiore trasparenza nei rapporti interni al partito e rispetto alle decisioni prese in sede centrale, mi aveva contattata. Sa, anche Claudio era molto deluso dalla mancata candidatura alle Europee».



Un incontro solo per parlare di politica?

«Domanda maliziosa, ma sgombriamo subito il campo dai dubbi: io non ho una relazione con l’ex ministro, potrebbe essere mio nonno... (ride, ndr). Sa com’è, fino a Cosentino potrei anche arrivare, ma a Scajola no, per favore».



E allora cosa avete fatto di notte all’hotel Imperiale?

«Io avevo prenotato per conto mio una camera, lontana da quella di Scajola. Alle 21, quando lui ha finito una lunga serie di incontri, mi ha offerto un aperitivo nel bar dell'albergo; poi siamo andati a cena».



Al ristorante?

«No, in camera sua: abbiamo deciso così per evitare che qualcuno, vedendoci in un ristorante, montasse una storia... Ci sembrava più opportuno, anche perché così avremmo potuto parlare meglio delle cose politiche che ci stavano a cuore. Il nostro era e resta solo un rapporto politico e me ne guarderei bene... Non fatemi passare per quello che non sono».



Si renderà conto che non è facile credere a un incontro politico di sera e in una camera di albergo.

«Invece sì, finita la cena ci siamo salutati e io sono tornata nella mia camera».












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